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Un gol di Sala spiana la strada della semifinale alla Samp

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Un gol di Sala spiana la strada della semifinale alla Samp

La Samp si aggiudica la sfida d'andata dei quarti di Coppa Italia conquistando la sesta vittoria in sei gare del torneo: decide una rete sottomisura di Gigi Sala.

10_marcolinibazzani.jpgIl 2007 blucerchiato inizia con una vittoria, che è da prendere con entusiasmo, ma che non va incensata più del necessario. L'1-0 rifilato al Chievo è certamente risultato positivo, soprattutto considerando lo zero alla casellina gol subiti, che in casa – nell'arco delle doppie sfide di coppa – resta in ogni caso un dato fondamentale. C'è naturalmente un ma, rappresentato dall'incognita del match di ritorno, da vivere tra sette giorni esatti al Bentegodi, con un successo in tasca che dà buone garanzie a livello morale, pur non consegnando matematicamente la semifinale ai ragazzi di Novellino. Da prendere seriamente in esame in ottica qualificazione anche l'impegno di domenica contro la Fiorentina, ultima d'andata sul palcoscenico della Serie A, un match importante come e quanto – se non addirittura in misura maggiore – il doppio confronto con la formazione di Del Neri.
Una formazione in netta crescita il Chievo, lontana parente della compagine battuta senza quasi faticare a Marassi nell'ultima sfida di campionato, quando Novellino e ragazzi si imposero per 3-0 già dopo i primi 45'. Mercoledì sera si è vissuta un'altra storia, in campo è andato un avversario determinato, nutrito di giovani e di seconde linee, ma tutt'altro che arrendevole. La Samp, dal canto suo, ha offerto una prestazione incoraggiante, pur priva di elementi imprescindibili quali ad esempio Falcone e Flachi, ma ben messa in campo dal tecnico doriano e vogliosa di proseguire l'avventura fin qui fortunatissima in Tim Cup. Già, perché da quest'estate quando ha affrontato i preliminari ad eliminazione diretta, la Sampdoria ha vinto tutti gli impegni in cui è stata protagonista. 6 partite, altrettanti successi, contro dirimpettaie tutt'altro che trascurabili. Basti pensare a Rimini e Bologna, che in B stanno facendo benissimo, per non parlare del Palermo, eliminato grazie alla grandissima prestazione del Barbera.
Ora c'è il Chievo e metà del lavoro è stata svolta, bisogna solo finire quel che si è cominciato per incontrare in semifinale l'Inter di Roberto Mancini (difficile infatti ipotizzare una clamorosa rimonta dell'Empoli a San Siro, dopo lo 0-2 subito al Castellani), presente mercoledì a Marassi per osservare le due possibili contendenti alla finale di una Coppa che il Mancio ha vinto già dieci volte in carriera – quattro con la maglia della Samp -, sia da calciatore che da allenatore. Tra l'altro, dovesse passare, il Doria incontrerebbe i nerazzurri ben tre volte nel giro di soli sette giorni: due in Tim Cup e una in campionato, a stretto contatto. Ma questo è il futuro, un futuro ancora incerto che la truppa di Novellino dovrà guadagnarsi sul campo.
A proposito di campo, la gara col Chievo di mercoledì sera ha confermato ad esempio il grande stato di forma di Quagliarella, a tratti incontenibile e la solidità della difesa con Accardi paladino ormai imprescindibile, puntuale negli anticipi e preciso nell'uno contro uno. Ben sopra le righe anche Daniele Franceschini, indifferentemente in zona d'attacco e di difesa, bravo a dimostrare ordine tattico ed un'abnegazione, uniti alla grinta che gli ha permesso diversi recuperi da applausi. In chiaroscuro invece l'esperimento di Palombo sull'esterno destro, il mediano probabilmente sta meglio al fianco di Volpi dove mercoledì Novellino ha invece schierato Gennaro Delvecchio, solito leone duttile e prezioso. Protagonista assoluto della serata è stato, forse a sorpresa, Gigi Sala. Per il difensore ex Milan, Atalanta e, guarda caso, Chievo, è arrivato il secondo gol in Coppa Italia in carriera, una rete decisiva che ha regalato di fatto il successo alla Samp. Oltre alla marcatura, per Sala una prestazione da 7 in pagella, dovuta principalmente all'adempimento dei compiti per i quali è designato, cioè quelli difensivi.
Come sempre sugli scudi il pubblico sampdoriano, caloroso, accorato e soprattutto numeroso: quasi 10.000 i presenti a Marassi, in chiaro contrasto con la bassa media spettatori della Coppa Italia. Un segnale da non dimenticare, l'ennesima dimostrazione d'amore da parte di una tifoseria che non fa mai mancare il sostegno alla squadra.
Un dato statistico per concludere: la Sampdoria non giunge in semifinale di Coppa Italia da 13 anni, l'ultima volta accadde nella stagione 1993/94. In rosa c'era un certo Ruud Gullit, assieme a campioni del calibro di Platt, Lombardo, Mancini, Jugovic, Vierchowod, Mannini, Pagliuca… Quell'avventura finì con un 6-1 all'Ancona nella finale di ritorno a Marassi e la conseguente quarta Coppa Italia della storia blucerchiata. Chissà cosa accadrà questa volta?

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