Novellino: «Vogliamo far felice il presidente»
Il tecnico della Samp, alla vigilia della trasferta di Palermo, è pronto: «Loro sono forti e in salute, ma se sapremo proporre il nostro gioco faremo bene».
Gara delicata e insidiosa, quella che attende la Samp a Palermo. Rosanero in testa alla classifica, pubblico caldo ed entusiasta, la necessità di ripartire dopo la domenica grigia di Cagliari: tutto questo, e anche di più, nella testa di mister Novellino.
Palermo in salute, dice il tecnico della Samp. «E' una squadra che sta bene, una grande squadra – spiega, dopo la rifinitura del sabato mattina -. Anche in Coppa ha fatto il suo dovere, nonostante la sconfitta: meritava senz'altro di vincere e ne ha avuto le possibilità, contando poi che avevano diverse assenze…». E allora, cosa deve aspettarsi la Samp? Con che spirito scendere in Sicilia? «Per noi si tratta di una partita importante – ammette Novellino -, abbiamo il dovere di far dimenticare la prestazione non felice di Cagliari. Anche se è stata l'unica di quest'anno, perché sotto il profilo del gioco e del carattere abbiamo sempre risposto in maniera eccellente nonostante le difficoltà del campionato. Andiamo a giocarcela, sappiamo di avere davanti i primi in classifica ma sappiamo anche di esserci preparati come si deve: servono convinzione delle nostre capacità e consapevolezza dei nostri limiti, occorre essere umili e cercare di fare risultato».
Un anno fa. Tutto diverso, al Palermo: comunque, la Samp si portò via i tre punti. Bisogna partire da lì? Novellino scuote la testa: «No, quella partita fu bellissima ma fa parte del passato. Loro hanno cambiato mentalità, giocatori, allenatore… E' un'altra partita, in cui dovremo essere tatticamente giudiziosi pur cercando di proporre il nostro gioco senza star lì fermi a guardarli fare: d'altronde, quando ci siamo riusciti abbiamo sempre fatto parecchi gol… Non so che partita faranno loro, se attaccheranno per vie centrali o cos'altro: ma so che partita faremo noi, questo sì».
4-4-2 all'antica? Lo chiedono a Novellino, che del modulo è da sempre maestro, e lui non si fa pregare: «Il 4-4-2 ha fatto la fortuna di tutti gli allenatori del mondo, e ancora oggi è importantissimo. Con questo, non è detto che nel mio 4-4-2 non ci sia posto per Delvecchio: avete visto quel che ha fatto con Udinese, Milan e Parma? Non conta il modulo, conta come stai fisicamente e, soprattutto, mentalmente». Appunto: Palermo-Sampdoria arriva anche dopo l'incitamento del presidente Garrone, e Novellino sa che c'è una ragione in più per far bene. «Stiamo lavorando con serenità, pensando a migliorare quanto fatto l'anno scorso senza credere di vincere il campionato o andare in Champions League – racconta il tecnico blucerchiato -, e vogliamo a tutti i costi dimenticare e far dimenticare al nostro presidente la domenica di Cagliari. Abbiamo preso le sue parole nel verso giusto, speriamo di farlo contento perché tutti noi lavoriamo per una causa sola che è la Sampdoria». Da un presidente all'altro, allora: Garrone adesso, Zamparini ieri, a Venezia. «E io credo che avrebbe portato ai livelli del Palermo anche il Venezia – sorride Novellino -, perché è un presidente straordinario come tutti quelli che ho avuto la fortuna di avere. Lo saluterò con affetto».
Serenità, diceva Novellino. Quella che serve anche a Bonazzoli per tornare ad esprimersi con continuità ai suoi livelli: «Quando vieni da un infortunio come il suo succede proprio così, alterni grandi prestazioni ad altre meno belle – osserva il mister -. Lui un po' è turbato da questa cosa, ma siamo tutti intorno a lui per aiutarlo e farlo star sereno: così potrà tornare a dare quel contributo che ha sempre dato».
Nella foto Pegaso, il tecnico della Samp Walter Novellino.