Quagliarella: «E’ favoloso segnare sotto la Sud»
E' felice e soddisfatto, il numero 27 della Samp: dopo la delusione di Bergamo, il suo gol è servito a vincere. E allora si può far festa: «Bisogna andare avanti così, decisi e consapevoli delle nostre capacità. Io? Cercherò di farmi trovare sempre pronto…».
I due gol di Bergamo erano rimasti a mezz'aria, sospesi tra l'inconfutabile bellezza dei gesti tecnici e la dura inutilità della prima doppietta in A. Quello alla Lazio no, è tutta un'altra cosa: Fabio Quagliarella segna ancora, ancora un gran gol, e questa volta – come in quella notte d'estate col Peñarol – può godersi una vittoria insieme meritata e preziosa. Lui sorride, modesto e sereno: «Io in forma eccezionale? L'importante era solo vincere – risponde in sala stampa, nel ventre del Ferraris -. Era fondamentale portare a casa i tre punti e siamo entrati in campo decisi a farlo, consapevoli del fatto che la sconfitta di Bergamo fosse solo un episodio sfortunato… E infatti la vittoria, meritatissima, è arrivata».
Il primo gol a Marassi (un gol che conti qualcosa, ufficiale) porta con sé sensazioni speciali, par di capire: «Sono felicissimo – spiega Fabio -, e poi segnare sotto la Sud è stato qualcosa di favoloso… Impossibile descriverlo». Flachi deve preoccuparsi, allora: il posto in squadra avanti così sarà tutto da sudare… «Ma no – frena, sorridendo, Quagliarella -, io cerco solo di farmi trovare pronto, a disposizione, se il mister mi chiama. Così ho fatto finora e così farò non appena Francesco sarà finalmente di nuovo in campo: tornerò al mio posto, pronto a sfruttare le occasioni che capiteranno. Perché ho guardato e indicato la panchina, dopo averla messa dentro? Volevo festeggiare col mister ma anche con i compagni che erano fuori perché so cosa significhi non giocare e ho cercato di renderli partecipi».
I tre gol messi insieme sin qui, comunque, sono tutto quel che arrivò con la maglia dell'Ascoli. E siamo all'ottava di campionato. «Speriamo di farne il più possibile, allora…». Magari ancora una volta sotto gli occhi del ct. «Figuriamoci, io sono felice così e penso soltanto a giocar bene con la Sampdoria. Il resto, se in futuro ci sarà, verrà da sé».
Rigore non concesso in avvio a parte («E' già la seconda volta che mi ammoniscono senza che io abbia fatto nulla, e adesso sono diffidato…»), c'è solo da stare allegri: è stata una gran bella Samp. Spiega ancora e chiude, Quagliarella: «Dobbiamo sempre giocare così, come sappiamo, senza arrenderci o rallentare. L'avete visto non appena siamo andati in vantaggio, quando abbiamo cercato immediatamente il raddoppio per chiudere i conti. E' arrivato».
Nella foto Pegaso, Quagliarella allo sprint contro il laziale Siviglia.