Walter Novellino: «Una gara determinante»
Il tecnico della Samp avverte il Parma: «Quella di domenica per la Samp è una sfida importantissima». E aggiunge: «La vittoria non è ancora arrivata? Arriverà, giocando così».
Non usa giri di parola, Walter Novellino. «Per noi quella di domenica è una partita determinante. Ecco, il termine giusto è proprio determinante: per il risultato, intendo». Vale a dire, la Samp vuole vincere perché «questa benedetta vittoria ancora non è arrivata, ma siamo consapevoli che stiamo crescendo, anche sotto l'aspetto fisico – aggiunge il tecnico blucerchiato -. Ripartiamo da Ascoli, convinti che giocando così il successo arriverà presto».
Il Parma, allora. La sconfitta in casa contro la Roma? «Ma erano senza sette o otto giocatori – replica svelto Novellino -, e credo che invece qualcuno contro noi ci sarà… Bisogna stare attenti, hanno dei giovani davvero bravi: a Firenze meritavano di vincere, non di perdere».
I giovani, già. E' il momento di trovar spazio per loro, in questa Samp? «Lo sapete, io nei giovani credo molto e non ho certo difficoltà a farli giocare – spiega ancora mister Novellino -. Però andiamoci piano, verrà per tutti la volta di giocare. Bastrini? E' un ragazzo importante, che sicuramente avrà il suo spazio: dipende sempre tutto dal campo, dagli allenamenti, dalla mentalità con cui il giocatore scende sull'erba. Di sicuro ora sono contento di aver quasi recuperato Terlizzi dopo tanto tempo e spero di poterlo usare, perché la mia intenzione è quella di dare un po' di equilibrio e continuità alla parte difensiva. Diciamo che mi piacerebbe fosse l'ora giusta per Soddimo… Mi piace molto, è migliorato tantissimo e sono convinto possa darci quella qualità di cui abbiamo bisogno».
Croce della Samp di questi tempi sono i troppi gol subiti. Novellino non scappa: «Lo so, lo so – sorride -. Creiamo tanto, troviamo il gol con discreta facilità: c'è Bonazzoli, poi Quagliarella è uno che sa inserirsi tra le linee e far male… Ma io vorrei trovare soprattutto la via per prenderne meno… Ci stiamo lavorando, quel che ho in mente è il 4-4-2 classico, di sempre, ma un po' più compatto: una squadra più stretta, ecco, con più equilibrio».
Altro giro, altro argomento: le fasce e i loro interpreti. «Ho Franceschini che è un tattico, e ho Bonanni che si sta allenando molto bene. Poi Olivera: gli serve fiducia, deve sentirsi importante e darci una mano perché ha qualità… Solo che a volte serve buttar la palla in tribuna, non tacco e punta. Come esterno in questo momento sta un po' faticando, anche fisicamente, ma è un ragazzo che, se lasciato libero e con un'adeguata copertura, leggermente più avanti può fare davvero grandi cose: pure ad Ascoli era partito bene, prima di spegnersi un po', adesso sta a me trovargli una collocazione. Ma lo recupereremo, tranquilli».
Nella foto Pegaso, il tecnico blucerchiato Walter Novellino.