Novellino: «Con l’Udinese voglio una grande partita»
Il tecnico della Samp elogia i bianconeri («Una signora squadra») ma ha fiducia nella sua Samp: «Il pareggio di Milano ci ha dato morale e determinazione, dobbiamo essere convinti di fare risultato».
Il pareggio di Milano, risultato prestigioso e di valore, è alle spalle, ma in testa resta quella sensazione di piacere, quel qualcosa che fa pensare che il vento è cambiato. Walter Novellino, questo, lo ammette senza problemi: «Quel punto ci ha dato cuore, entusiasmo, determinazione – spiega a Bogliasco -, soprattutto ci ha dato morale per affrontare come si deve una partita difficile come quella con l'Udinese». Eccolo, Novellino: bene il pareggio, ma guardiamo avanti.
L'Udinese. «Quella di Galeone è una signora squadra». Così attacca mister Novellino, senza giri di parole. E prosegue, il tecnico della Samp: «Dopo le grandi, Inter, Milan, Roma, viene lei. Ha giocatori in grado di far sempre bene, può puntare a risultati importanti. Quando ha perso a Messina mancava un sacco di gente, ma domenica, contro il Torino, ha disputato una gara straordinaria: giocano sulle verticalizzazioni, e il loro allenatore non è certo uno stupido».
Una grande Samp. E' quel che serve, secondo Novellino: «Dovremo fare una grande partita – osserva l'allenatore blucerchiato -, con la stessa concentrazione di Milano. Spero e penso che i ragazzi capiscano quanto questa partita sia difficile, e siano convinti di fare risultato. Occorrerà essere aggressivi, non lasciar giocare i loro uomini migliori, raddoppiare sempre e cercare di non conceder loro né spazi né tempo per chiudere le giocate».
La via del gioco. Si può migliorare ancora, è ovvio. Come è affare di Novellino: «A Milano siamo andati bene – è l'analisi -, ma vorrei vedere un rendimento ancora migliore… Sono convinto che più andremo avanti più questa squadra migliorerà, l'importante è capire che bisogna giocare la palla, passare attraverso i mediani e mettere in condizione Olivera di esprimersi al meglio».
Stato di forma. La condizione fisica, per forza di cose, non è ancora ottimale. «E' così per tutti – sottolinea Novellino -, logicamente non siamo al massimo ma giocare tante partite di seguito non può che farci bene. Sia dal punto di vista fisico, della tenuta atletica, sia dal punto di vista della convinzione nei nostri mezzi».
I giovani. «Spesso si dimentica che questa squadra è parecchio rinnovata – continua Novellino -, sono andati via giocatori importanti che oggi sono titolari in squadre prime in classifica e sono arrivati parecchi giovani pieni di entusiasmo: diamogli il tempo di inserirsi al meglio, di capire i meccanismi che voglio e vedrete che i risultati arriveranno».
Organizzazione e lavoro. Parole d'ordine di sempre, con Novellino: «Sono le cose che contano – ammette il tecnico -, avere un'organizzazione di gioco nella quale tutti sappiano muoversi alla stessa maniera e riuscire a lavorare bene con tutti, giorno dopo giorno».
Falcone e Flachi. Due parole Novellino le spende anche per due colonne di questa Samp. «Giulio è reduce da due interventi chirurgici – così l'allenatore della Samp – e per forza di cose non può gestirsi fisicamente come era abituato a fare, ma resta un giocatore importante che col tempo ma anche già con l'Udinese potrà darci una grande mano. E se prima di Milano ero preoccupato che le vicende che riguardano Francesco potessero un po' condizionarlo, beh, ora non più: lui vive il momento con grande serenità, io sono convinto che tutto andrà a posto e affrontare l'Udinese con un Flachi a posto mi fa stare più tranquillo…».
Nella foto Pegaso, Walter Novellino detta indicazioni durante la sfida con l'Inter.