Massimo Bonanni: «Gambe e testa per battere l’Inter»
Ecco la ricetta per far risultato in casa nerazzurra secondo l'esterno offensivo della Samp: «Come il mio Palermo un anno fa…».
Massimo Bonanni sta cercando attraverso il lavoro di ritagliarsi un posto in squadra, un posto che sia il più possibile al sole. Per lui, esterno sinistro offensivo dotato di una gran "castagna" e in grado di mettere cross da quadro sulla testa e sui piedi dei compagni, il gioco proposto da Walter Novellino è tanta manna.
Dopo un precampionato ad alti livelli, condito da assist, gol e punizioni in quantità, Bonanni vuole la definitiva consacrazione. Perché no? Già da sabato: «Se il mister mi darà la possibilità di giocare io sarò felice, anche a gara iniziata. Darò il massimo come ho provato a fare anche domenica quando sono entrato in campo. Vedremo che succederà». Ma rispetto all'esordio di Marassi, di fronte non c'è l'Empoli: «Saremo chiamati ad affrontare una squadra fortissima come l’Inter – spiega il cursore mancino -, sicuramente la più pericolosa in Italia, non sarà una passeggiata, ma dobbiamo ad ogni costo riscattare la sconfitta di domenica, quindi ci proveremo».
Può essere più pericoloso affrontare i nerazzurri dopo la sconfitta con lo Sporting Lisbona al primo impegno in Champions League? Ecco che ne pensa Bonanni: «Senza dubbio avranno motivazioni grandi, voglia di rivalsa, ma è la stessa che abbiamo noi. Quindi non credo ci saranno grosse differenze. L'Inter poi va sempre in campo per vincere, è stata costruita per questo…».
I ricordi di Bonanni da avversario dei neo-campioni d'Italia: «L’anno scorso, ero a Palermo, giocammo una partita incredibile vincendo 3-2 e subendo due reti solo nei minuti conclusivi, penso sia stata la prestazione più alta offerta da quel Palermo. Loro non avevano fatto nulla, comandavamo completamente il gioco e siamo stati in grado di andare sul 3-0… Io spero di tornare qui lunedì a parlare di nuovo di una prestazione simile, stavolta con la maglia della Samp addosso». Quel Palermo vinse anche grazie ad una forma fisica superiore agli interisti: «E' la strada che seguiamo anche noi, i test dicono che stiamo bene, che il programma è al punto giusto. Quindi tutto ok». Anche il carattere a sentire l'ex rosanero non manca: «Domenica abbiamo dimostrato di esserci con la grinta e con la determinazione, creando due palle gol nonostante la doppia inferiorità numerica. Non è da tutti, vuol dire che non ci arrendiamo tanto facilmente».
Si è parlato tanto della sindrome di Marassi, o della presunta tale. Massimo Bonanni, che l'anno scorso non era alla Samp, valuta così tale ipotesi: «Per me ci vuole solo una vittoria, nient'altro: vincendo, le paure vanno via tutte. Ci tenevamo domenica a fare un ottimo risultato, per scacciare via le ombre della stagione passata, che per fortuna in ogni caso è passata, è bene ricordarselo. Ora ci troviamo all'inizio di un nuovo campionato e l'antidoto per togliersi dalla testa tutti questi discorsi è solo uno: vincere. Spero che si riesca a far tre punti il prima possibile, magari senza la prestazione, ma prendendo il risultato». E proprio in quest'ottica, conterà la determinazione più che altro: «Sarà necessario entrare in campo con la giusta spavalderia, con la voglia di ottenere qualcosa di importante. Non importa il modulo con cui giocheranno loro, con cui giocheremo noi: è obbligatoria la convinzione se vogliamo fare bene».
Nella foto Pegaso, Massimo Bonanni in azione domenica contro l'Empoli.