Walter Novellino e la sua Samp: «Una signora squadra»
Il tecnico della Samp è pronto per l'esordio: «Domenica sarà una gara gagliarda, difficile – avverte -. Ma so che i miei ragazzi hanno lavorato come si deve, e sapranno affrontarla nella maniera migliore».
Non si scherza più. Domenica ore 15, stadio Luigi Ferraris, avversario l'Empoli di Gigi Cagni, prima di campionato. Da mettere in campo ce n'è una per ogni filo d'erba di Marassi: vuoi le tristi ultime giornate dell'anno scorso, vuoi il copioso cambio di uomini, vuoi il nuovo scenario del calcio italiano, vuoi le rinnovate ambizioni e "voglie" di Walter Novellino, che oggi pomeriggio ha parlato un po' di tutte queste cose.
Si parte dal match coi toscani, il tecnico blucerchiato si aspetta «una partita gagliarda, è la prima in casa dopo tanto tempo, avrà sicuramente il suo peso emotivo. Però i ragazzi stanno lavorando bene e, come dico sempre, il lavoro paga. Si dovrà essere vogliosi, lo saremo». Novellino fa il punto della situazione, analizzando anche le novità della rosa: «La nostra campagna acquisti tutti l'hanno definita da 6, io mi sento di dire che ci sta almeno almeno un bel 7. Le difficoltà le abbiamo avute qualche mese fa, ora c'è entusiasmo, un'aria nuova, positiva, quest'anno ci sono grandissime motivazioni: sono arrivati ragazzi giovani che giungono in una società adatta a loro, fatta per lanciarli. Non so quale sarà il nostro campionato, e non lo voglio neanche dire, ma sono consapevole di avere una buona squadra, ne sono sicuro».
L'ottimo precampionato svolto, con la gara di Bologna apice del miglioramento doriano, potrebbe essere uno svantaggio psicologico in vista dell'incontro d'esordio con l'Empoli. Non per "Monzon": «Saremmo degli incauti se pensassimo di aver già vinto, sappiamo benissimo che i toscani sono una formazione difficile da affrontare, lo faremo con la solita serietà».
L'estate di Walter Novellino è scivolata via a rimuginare sul primo anno chiuso col segno meno da quando è alla Sampdoria: «Non si poteva non pensarci – spiega il tecnico -, ma ciò genera in me solo grande rabbia agonistica, grande voglia di dimostrare. D'altra parte, ho sempre dovuto dimostrare qualcosa e ogni giorno per me è così: non mi lamento di certo, anzi sono felice di aver sempre stimoli per lavorare meglio. L'esperienza dell'anno scorso mi ha insegnato tanto, come a tutti i ragazzi». Si comincerà senza la Juventus, per la prima volta nella storia: «Sarà un campionato bello lo stesso, però è chiaro che quando si perde una protagonista così importante la mancanza non la puoi non sentire: la Juve ha sempre preso grandi campioni e ha vinto tanto… Io credo comunque che la prossima Serie A sarà equilibrata dall'inizio alla fine, ce la giocheremo tutti».
Non ci sarà la Juve, non ci sarà nemmeno Giacinto Facchetti, una scomparsa che ha fatto male anche a Walter Novellino: «Un uomo sempre posato – dice Novellino dell'ex anima dell’Inter -, tranquillo, sereno, io lo conoscevo per fama, non strettamente, ma mi ha sempre dato l'impressione di grande personalità, di grande carisma. E' una perdita che addolora l'intero movimento calcistico».
Argomento indubbiamente più leggero: i giovani. Ce ne sono tanti su cui il trainer blucerchiato punta deciso: «Assolutamente sì, soprattutto i giovanissimi, su cui credo ciecamente. Non voglio far nomi perché non sarebbe giusto, ma sono convinto che fra qualche tempo sentiremo parlare di alcuni ragazzi che oggi fanno parte della nostra rosa».
Le squadre penalizzate. E' meglio non incontrarle ad inizio stagione, come accade alla Samp, oppure no? Dilemma su cui Novellino risponde così: «Avranno fatto sicuramente carichi di lavoro diversi, per essere pronte a partire bene. Quando hai tanti punti da recuperare è fondamentale non perdere le prime, perché si rischia troppo. Però è anche vero che quando si va in campo i conti da classifica saltano e si pensa solo a vincere, quindi non credo che le varie penalizzate stiano a contare il millesimo, né all'inizio né alla fine».
Ancora l'Empoli, prima dei saluti. Ci si aspetta una squadra chiusa, molto dipenderà dalla fantasia degli uomini in maglia Samp: «Non credo – commenta Novellino -, l'Empoli non gioca a far barricate, è una squadra messa bene in campo. Sanno difendersi ed attaccare, dovremo fare una grande partita ed è esattamente ciò che mi aspetto dai miei ragazzi».
Nella foto Pegaso, un Walter Novellino fiducioso.