Castellazzi fiuta aria buona: «Abbiamo tutto per far bene»
«Bene le amichevoli, bene la Coppa Italia: ma abbiamo voglia di campionato». Così il portiere della Samp all'inizio della settimana che sfocerà nell'esordio casalingo di domenica contro l'Empoli.
«Finalmente si comincia: vanno bene le amichevoli, va bene passare in Coppa Italia… Ma il campionato è tutta un’altra cosa». Stanno in queste parole di Luca Castellazzi, trentun’anni, la prima stagione da titolare davanti agli occhi, tutta la voglia e l’entusiasmo della nuova Samp. «Ormai sono due mesi che ci alleniamo – prosegue il portiere, per il secondo anno a Genova -, è il momento di scendere in campo, affrontare ogni partita al meglio e far fruttare tutto quel che abbiamo fatto sin qui».
Uno strano campionato. Quello che prenderà il via domenica è un torneo diverso dal solito, non ci si può girare attorno. «Manca la squadra che l’ha fatta da padrone per molti anni – ammette Castellazzi -, e altre formazioni partono penalizzate. Sì, sarà un campionato strano, ma credo che se Lazio e Reggina magari faticheranno Milan e Fiorentina sapranno invece recuperare alla svelta, con un avvio a mille… Per loro il difficile sarà vincere e rimanere dietro, d’accordo, ma con così tante partite nessun traguardo è irraggiungibile. Noi? A tutto questo non ci pensiamo, non è importante: quel che si avverte nello spogliatoio è l’entusiasmo, la voglia di sentire quella tensione che solo una partita di campionato ti mette addosso».
Premesse e segnali. La Samp esce da quasi due mesi di preparazione col sorriso, senza troppi problemi e con in testa il desiderio feroce di tornare ad essere quella squadra che due anni fa arrivò a un punto dalla Champions League. Lo sa anche Castellazzi, che riscatto è una parola chiave nel vocabolario blucerchiato: «Quando sono arrivato, un anno fa, la Samp veniva da un grandissimo torneo e le aspettative erano elevate – spiega il numero 1 -. Poi c’era la Uefa, che adesso non abbiamo: sappiamo che le soddisfazioni maggiori potranno arrivare dal campionato: sarà un anno difficile, impegnativo, con mille insidie ogni domenica, ma abbiamo tutti chiara l’esigenza di fare ottime cose per riscattare la scorsa stagione. E le premesse per far bene, pensando ai turni superati in Coppa Italia contro avversari di valore e a quel che abbiamo fatto vedere nelle amichevoli, ci sono tutte».
Meccanismi. Racconta Castellazzi: «Novellino è uno degli allenatori più puntigliosi e minuziosi, per quel che riguarda il lavoro tattico. Abbiamo cambiato tanti uomini, è vero, ma da subito il mister ha lavorato con chi è arrivato per fargli capire cosa voleva, e credo proprio che ormai i meccanismi siano pienamente assimilati. Tutti i nuovi hanno entusiasmo e voglia di far bene, e noi vecchi pure».
Occhio all’Empoli. In quel che diceva Zenoni qualche giorno fa c’è del vero, eccome: «Paradossalmente sarà più difficile l’esordio con l’Empoli, che non la trasferta di San Siro». Pure Castellazzi non si fida: «Quella che affronteremo domenica è un’ottima squadra che l’anno scorso si è salvata in maniera brillante – ricorda il portiere della Samp -, un collettivo che pure senza il suo uomo più pericoloso e rappresentativo (Tavano, ceduto al Valencia, ndr) ci potrà creare delle insidie. Ci lascerà giocare poco, starà a noi sfruttare ogni spazio e ogni occasione. Siamo pronti, sappiamo quel che valiamo».
Giacinto Facchetti. Così Castellazzi sul presidente dell’Inter, mancato ieri: «Una persona pulita e positiva, un esempio per tutti i suoi coetanei e per chi è passato dopo di lui. E visti i tempi che attraversa il calcio, la sua morte è anche una grave perdita per tutto il movimento: mancherà a tutti, sotto ogni punto di vista».
Nella foto Pegaso, il portiere della Samp Luca Castellazzi.