Cristian Zenoni: «Basta giocare come sappiamo…»
Unico esterno superstite della batteria blucerchiata dell'anno scorso, Cristian Zenoni affronta la nuova stagione con la consueta tranquillità: «Stiamo lavorando come si deve – spiega -, e abbiamo tutti una grande voglia di rivincita».
Cristian Zenoni è uno dei pochi superstiti del gruppo blucerchiato che ha fatto la storia degli ultimi quattro anni. Sempre diligente, affidabile, ordinato, l'esterno è diventato ben presto un punto di riferimento per il tecnico Walter Novellino e per tutta la formazione doriana.
Ritorno a casa. Domenica scorsa, a Bologna, un gol ed un assist per il numero 77, che ha iniziato alla grande la nuova stagione. Ottimo il lavoro svolto dal terzino veneto nella prima fase di preparazione da Moena ad oggi, ma il tempo di allenamenti e carichi atletici sta per finire, ora si inizia a far sul serio. Ultimo appuntamento del pre-stagione sabato pomeriggio a Bergamo, ore 15, nel dodicesimo trofeo "Achille e Cesare Bortolotti" in casa dell'Atalanta. Una realtà ben nota a Zenoni: «E' sempre importante per me tornare a Bergamo – racconta Cristian -, sono stati begli anni quelli in maglia nerazzurra, anche se ora faccio parte della Sampdoria e dovrò fare il mio dovere come al solito. La prima parte di stagione penso sia andata per il verso giusto, si è lavorato bene, si è vinto, quindi tutto a posto».
Momento felice. Al Dall'Ara si è visto uno Zenoni in gran forma: «Sono contento, fisicamente le cose funzionano perfettamente, la condizione c'è, ma come in ogni squadra uno da solo non vince le partite: si è trattato di una prova importante da parte dell’intero gruppo». Gli si ricorda che sulle fasce la Samp ha cambiato tanto in estate, in verità tutto a parte lui: «Non ci avevo pensato – dice Zenoni -, però è vero, abbiamo cambiato molto ma è dall'inizio del ritiro che i nuovi stanno lavorando per rodare i meccanismi del mister e penso che saremo pronti per l'inizio del campionato». A proposito dell'inizio, la seconda giornata si va già a San Siro, sponda Inter: «Io preferisco affrontarle subito squadre così, tanto prima o poi bisogna giocarci ed è meglio abituarsi. Paradossalmente sarà più semplice andare a Milano che debuttare a Marassi con l’Empoli…».
Ripartire. L'obiettivo dichiarato è far bene, sicuramente meglio dell'anno scorso: «Assolutamente sì, c’è grande voglia di rivincita perchè non ci siamo lasciati bene con la gente, penso che i tre mesi conclusivi della scorsa stagione siano stati il momento peggiore degli ultimi quattro anni. Ora bisogna ripartire e bisogna farlo bene da subito, abbiamo motivazioni incredibili, occorre dimostrare di essere ai livelli del girone d'andata dell’anno passato. Se giochiamo sempre così possiamo fare ottime figure con tutti».
La nazionale. La recente convocazione in nazionale per l'amichevole contro la Croazia quanto ha significato per Zenoni? «Bello, chi non sarebbe contento? Sono felice anche per Bonazzoli che è stato chiamato per le qualificazioni, penso che sia uno stimolo grande, un ulteriore motivo di orgoglio ed impegno. In ogni caso bisogna far bene con la Samp, poi le cose vengono da sole…».
Vita sulle fasce. Sulla destra ci sarà concorrenza con Maggio, una novità? «No, perché se ci si ricorda bene verso la fine del campionato scorso Castellini ogni tanto giocava esterno, quindi la concorrenza c'era anche allora. Per noi è meglio, l'importante è che il gruppo faccia strada, poi il singolo viene a ruota. Non è nemmeno decisivo per me il modulo, cambia poco perché gioco sempre a seconda delle mie caratteristiche e il mister non varia le sue direttive se ci sono tre centrocampisti o quattro o cinque… I movimenti sono più o meno gli stessi». Le differenze fra Diana e Olivera, cioè il passato ed il presente sulla fascia di Zenoni: «Ruben è un po' più fantasioso, ha bisogno di accentrarsi spesso quindi libera qualche spazio in più per me, ma anche con Aimo l'intesa era perfetta: si sta parlando di due elementi importantissimi, quindi fra uno o fra l'altro non ci sono variazioni di rilievo». In Coppa Italia ed in campionato sulla strada della Samp ci sarà proprio il Palermo degli ex Pisano e Diana: «Li incontreremo con un'altra maglia addosso, ci saluteremo ma saranno avversari e quindi ognuno per la sua strada durante la partita. E' il calcio, lo sappiamo benissimo come funziona…».
Nella foto Pegaso, l'esultanza di Cristian Zenoni dopo il gol al Bologna.