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Francesco Flachi: il gol, la paura, il sospiro di sollievo

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Francesco Flachi: il gol, la paura, il sospiro di sollievo

Un gol di rapina, bello, in tuffo di testa, quindi la paura: Francesco Flachi si fa male, l'infortunio sembra grave. Poi il sospiro di sollievo, il dolore passerà. Resta il campo, dove Francesco detta sempre legge.

2006-07-29_infortunio_flachiNon si fa mancare nulla, Francesco Flachi. Non è nel suo stile: nelle cose bisogna andare fino in fondo, entrarci dentro, viverle senza respiro. Così è il suo Sampdoria-Parma: un vortice d'emozioni, di paura, di tensione, infine di sollievo.
Comincia tutto bene, per il numero 10 della Samp. Zorzi, oro a Torino 2006, gli regala la sua maglia, la partita gira subito al meglio e lui è in palla. Scatta un paio di volte, i compagni lo vedono ma il pallone è lungo. Poi arriva il gol: Bonanni, al solito, trova Delvecchio, spaccata, palo e tuffo di testa per il 2-0 blucerchiato. L'esultanza ci sta tutta, la rete è bella e ha pure il suo peso, contorno estivo a parte: indica che ci siamo, che la squadra gira bene e che lui, Flachi, là davanti sa sempre quel che va fatto.
Poi il crack, la paura. Scontro duro a centrocampo, proprio sotto la tribuna affollata dai tifosi della Samp. Subito le urla, la rabbia, lo sconcerto. Tutti intorno a Flachi che resta a terra, si contorce: s'è fatto male, e tanto. Lo si capisce subito. Arriva immediatamente il dottor Baldari, dietro di lui la barella. Flachi si copre il volto, piange dal dolore, e i tifosi mentre lo guardano uscire dal campo così, sdraiato e distrutto, vedono finire alle ortiche, prima dell'inizio, la sua e la loro stagione.
La partita riprende, passa una mezz'oretta. Quattro sono le zone del ginocchio sinistro che se la sono vista brutta, ma si può respirare: fasciatura e tutore, il ginocchio è gonfio, d'accordo, però la diagnosi parla di una ferita lacero-contusa. E basta. Niente fratture, niente lesioni. Insomma, fa un male cane ma passerà alla svelta. E si potrà riprendere il filo del discorso da quel tuffo di testa, da quel gol. Cose che a Flachi vengono naturali.

Nella foto Pegaso, Francesco Flachi dolorante in barella.

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