Parlano i vecchi della Samp: «Vedrete, faremo bene»
Loro c'erano, quando le cose l'anno scorso presero a girare male. Volpi, Palombo, Bonazzoli e Foti ci sono anche quest'anno, per prendersi la rivincita e riportare la Samp tra le grandi del calcio italiano.
C'erano tutti l'anno scorso, quando le cose ad un certo punto non si erano messe granché bene. Per questo la voglia è incredibile, la voglia di dimostrare che si è trattato di un incidente di percorso, di qualcosa che può succedere nell'arco di un ciclo vincente. I reduci della rosa blucerchiata hanno incontrato la stampa a margine del raduno di venerdì a Bogliasco. Ecco propositi e commenti per la stagione 2006/07.
Sergio Volpi. Le ultime giornate della scorsa stagione bruciano ancora sulla pelle di capitan Volpi, uno che il piede non lo ha mai tirato indietro e che riparte con uno stimolo in più, cancellare le delusioni patite pochi mesi fa. Di poche parole, come è suo costume da sempre, Volpi risponde ai giornalisti: «Speriamo che sia un anno positivo e che si concluda nel migliore dei modi possibile». Questo l'attacco del regista doriano, che poi parla della responsabilità di essere capitano: «E' un onore per me indossare ed aver indossato la fascia blucerchiata, voglio dare ancora il massimo come ho cercato di fare fin dal primo giorno. Fisicamente sto bene, ora inizieremo a lavorare e l'obiettivo chiaramente è raggiungere la piena forma atletica». Prima della chiusura, ecco una battuta sul gruppo, il fulcro dei successi di qualsiasi squadra, a qualsiasi livello: «Il gruppo è sempre fondamentale – conferma Volpi -, ora andremo a Moena per conoscerci e cercare di cementare uno zoccolo duro pronto a soffrire e a sacrificarsi per qualche cosa di importante». L'ultima è una domanda interessante. Arrivano sempre nuovi in mezzo, ma alla fine giocate sempre tu e Palombo. Risponde il capitano: «Vediamo, la concorrenza fa bene…».
Emiliano Bonazzoli. Bonazzoli rientra dal bruttissimo infortunio che lo ha tenuto fuori per più di metà della passata stagione. La voglia è grande, gli stimoli e la determinazione forse mai così importanti. E le parole del bomber, quasi un nuovo acquisto per Walter Novellino, partono da lontano: «E' da gennaio che aspetto – dice l'ariete blucerchiato, 9 reti nello spicchio di campionato disputato lo scorso anno -, sono felice di essere ancora qui per riprendere il discorso che ho forzatamente interrotto. Ringrazio Marotta e la società per l'interesse e la fiducia dimostrati nei miei confronti, farò il massimo come al solito». Da un parco attaccanti ridotto all'osso ad uno di primissimo livello con Bazzani, Flachi, Foti, Quagliarella e Bobo Vieri, oltre al centravanti ex Parma. Forse uno dei reparti più interessanti ed equilibrati dell'intera Serie A. Bonazzoli se la cava con una battuta: «C'è grande abbondanza, siamo in tanti… Sarà un problema per il mister, naturalmente un problema in positivo». Infine, il recupero dopo un infortunio molto delicato: «Sto bene, ho iniziato con qualche giorno d'anticipo per potermi presentare in condizioni adeguate a Moena. Al momento il ginocchio risponde bene e sono soddisfatto».
Angelo Palombo. Colonna della Samp, eppure ancora giovanissimo, Palombo si ripresenta da leader al via della stagione 2006/07 e subito il pensiero va a quel che è stato: «Non si può parlare di una stagione fallimentare pensando all'anno scorso – precisa il mediano -, solo gli ultimi tre mesi sono stati difficili. Per il resto si è visto qualcosa di buono e per noi che c'eravamo il primo obiettivo è riscattarsi, per dimostrare che non siamo diventati brocchi tutto in una volta…». Naturali anche due parole su Bobo Vieri, una stella internazionale che mancava da tantissimi anni in blucerchiato: «Sappiamo tutti quanto è forte Vieri, uno così porta esperienza a palate e un bagaglio tecnico di primissima qualità. Speriamo entri in forma subito e segni tanti gol per la Sampdoria».
Salvatore Foti. Grande vecchio Foti non è. Però l'ha vissuta anche lui, la flessione della scorsa annata. Gioiello blucerchiato che aspetta di inondare di luce tutti, vuole cancellarla in fretta: «Gli ultimi due mesi li vorrei dimenticare – spiega la punta classe '88 -, la squadra aveva tanti problemi e per uno come me che si affacciava alla Serie A per la prima volta non è stato facile. Riparto dalle belle cose fatte a febbraio-marzo, penso al gol in Coppa Italia con l'Udinese e a quello in campionato col Messina. Con l'aiuto di Novellino sarà tutto più facile». La pressione poteva essere un problema per Foti, additato da tutti come il nuovo fenomeno del calcio italiano: «La pressione fa piacere – racconta candidamente il ragazzo che viene dalla Sicilia -, non dà fastidio perché io sono un tipo tranquillo e penso a lavorare. Punto e basta». Qualcuno sosteneva che fosse meglio un anno di B, troppi i pezzi da 90 davanti a lui. Ma Foti, d'accordo con la società, non ha voluto: «Imparare da gente come Vieri, Bonazzoli, Bazzani, Flachi e tutti gli altri è solo una fortuna. Avrò poco spazio, ovviamente, ma tante possibilità di apprendere. Ho tutto da guadagnare».
Nella foto Pegaso, attimi di relax al raduno della Samp: Palombo intervista Flachi.