Colpaccio tremendo della Samp: Udinese ribaltata con un tris
Nella maniera più convincente che c’è la Sampdoria ribalta l’Udinese e la aggancia in classifica a quota 35. Proprio con i friulani era iniziata la risalita dei blucerchiati di Ranieri un girone fa e oggi alla “Dacia Arena” è stato piazzato un allungo d’importanza capitale per l’obiettivo-salvezza. Nella prova corale di una squadra apparsa coriacea, combattiva e organizzata a puntino sono spiccate le prestazioni dei tre marcatori: Quagliarella, Bonazzoli e Gabbiadini, uno per l’altro autori di gol da copertina, tanto belli quanto pesanti.
Intenzioni. Guidato da capitan Quagliarella, al rientro a 126 giorni dall’ultima volta, il Doria fa la partita e palesa presto le sue intenzioni. Dopo un minuto e mezzo Linetty avrebbe l’occasione giusta per aprire il match e più frecce al proprio arco: passaggio, avanzare o tentare tiro, il polacco sceglie quest’ultima soluzione ma Musso blocca in due tempi. L’estremo bianconero si ripete al 14′, quando Quagliarella approfitta di un rimpallo sulla bandierina e si inventa un cross a rientrare per il tuffo di Ramírez e non si fa sorprendere al 18′ su un tentativo dal limite di Quaglia. L’Udinese si fa vedere dalle parti di Audero soltanto al 20′, frangente in cui Walace sfiora il vantaggio con una deviazione fortuita sugli sviluppi di un corner. Da corner rispondiamo noi al 35′: Ramírez per Thorsby la cui girata coglie l’esterno della rete.
Respiro. Passa un niente e i padroni di casa, con il minimo sforzo, si trovano avanti. Lasagna si libera energicamente del controllo di Yoshida, si invola verso la porta e scarica un mancino di potenza che vale l’1-0. Valeri non ascolta le proteste – Audero viene ammonito – e non si affida al VAR. Siamo sotto, immeritatamente. E perdiamo Ramírez per infortunio. Lo rimpiazza Bonazzoli allo scadere giusto in tempo per esultare con Quagliarella, implacabile nel trafiggere Musso dopo un assist con il petto di Ekdal. 1-1, doppia cifra per il 27 e negli spogliatoi andiamo facendo un grosso respiro.
Lotta. Bonazzoli in contropiede apre le opportunità della ripresa trovando un tocco di Jajalo tra il suo sinistro a rientrare e il gol del sorpasso. Gol che rischiamo di subire all’8′ ma Audero è provvidenziale nel murare Lasagna da pochi passi. Un giro d’orologio più tardi De Paul manca di un nulla lo specchio e quando lo trova (20′) il nostro numero 1 si rifugia in angolo. Si combatte, la lotta è inevitabile. Bonazzoli al 29′ viene affrontato con le cattive da Samir: Valeri e i suoi non ravvisano irregolarità. Benetti al 33′ fa rifiatare Quagliarella e inserisce Gabbiadini, subito reattivo al 37′ su suggerimento di Linetty: Musso c’è.
Tris. Gabbiadini la mette in mezzo, la difesa prova ad allontare ma lo fa nei pressi di Bonazzoli che non ci pensa su e si inventa una rovesciata sensazionale. 1-2, è lo scatto decisivo. Un brivido corre però al 42′: Nuytinck segna dopo un rimpallo con Audero in uscita, lo fa con la mano e Valeri annulla giustamente dopo aver rivisto l’azione. Tirato un sospirone, il Doria chiude i conti in pieno recupero con Gabbiadini, che sfrutta una leggerezza proprio di Nuytinck e fulmina Musso sul palo lungo. Nono squillo del suo campionato. Un gancio che sigilla un colpaccio in una trasferta che meglio non poteva davvero andare. Non è finita, ma l’obiettivo è un po’ più vicino.
Udinese 0
Sampdoria 3
Reti: p.t. 37′ Lasagna, 46′ Quagliarella; s.t. 39′ Bonazzoli, 48′ Gabbiadini.
Udinese (3-5-2): Musso; Ekong, Nuytinck, Samir; Stryger Larsen (23′ s.t. Ter Avest), De Paul, Jajalo (41′ s.t. Teodorczyk), Walace (8′ s.t. Fofana), Sema; Lasagna, Nestorovski (8′ s.t. Okaka).
A disposizione: Perisan, Nicolas, Becao, Ballarini, Mazzolo, Palumbo, Zeegelaar, De Maio.
Allenatore: Gotti.
Sampdoria (4-4-1-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello; Depaoli, Thorsby, Ekdal, Linetty; Ramírez (45′ p.t. Bonazzoli); Quagliarella (33′ s.t. Gabbiadini).
A disposizione: Seculin, Chabot, Jankto, Askildsen, La Gumina, Maroni, Léris, Murru, D’Amico, Bertolacci.
Allenatore: Benetti.
Arbitro: Valeri di Roma 2.
Assistenti: Bresmes di Bergamo e Caliari di Legnago.
Quarto ufficiale: Rapuano di Rimini.
VAR: Pasqua di Tivoli.
AVAR: Ranghetti di Chiari.
Note: ammoniti al 25′ s.t. Ekdal, al 24′ s.t. Thorsby, al 29′ s.t. Ter Avest per gioco scorretto, al 37′ s.t. Audero per proteste; recupero 1′ p.t. e 4′ s.t.; terreno di gioco in discrete condizioni.