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Un passo avanti: con l’Atalanta finisce a reti bianche

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Un passo avanti: con l’Atalanta finisce a reti bianche

Quinto punto in tre partite, terza volta a porta inviolata dall’arrivo di mister Ranieri e miglior attacco della Serie A lasciato a secco. Basterebbero questi dati per vedere il bicchiere mezzo pieno al termine di Sampdoria-Atalanta. Una sfida combattuta che ha regalato la fotografia di una squadra – la nostra – che lotta e non si arrende, requisito fondamentale per credere nell’obiettivo-salvezza.

Piglio. Capitan Quagliarella si riprende la fascia e il posto in attacco accanto al confermato Bonazzoli. Bereszynski torna in difesa mentre Depaoli viene avanzato sulla linea dei centrocampisti. I blucerchiati partono aggressivi, compatti e con il piglio giusto: un gran sinistro di Murru al 7′ viene murato dagli atalantini, che rispondono due minuti più tardi con un tentativo di Pasalic deviato in calcio d’angolo. Sugli sviluppi Bonazzoli scappa in contropiede e serve Jankto troppo defilato per impensierire Gollini. Lo stesso Bonazzoli s’infortuna nell’occasione e deve lasciare spazio a Caprari. Il numero 17 imbecca Quagliarella alla mezzora: rovesciata e respinta di Toloi, che sulla sponda opposta va al tiro al 32′, alto per nostra fortuna. Audero rischia temporeggiando in uscita su Muriel (37′) ma si riscatta nel recupero quando vola a togliere dall’incrocio una punizione di Malinovskyi.

Passo. Anche la ripresa si apre con il Doria in avanti ma Jankto, dopo 120 secondi, non tramuta in oro un filtrante di Caprari. Meglio noi in questo frangente: peccato che la spinta offensiva non si traduca in un agognato vantaggio. Al 25′, dopo i cambi di Gasperini (Arana e Barrow per Hateboer e l’applauditissimo ex Muriel), Ranieri opera la seconda sostituzione richiamando Quagliarella per inserire Ramírez, ignorato da Murru al 26′ al termine di una caparbia azione in solitaria. Malinovkskyi prima calcia una punizione tra i guanti di Audero, poi scalcia Vieira: l’ucraino già ammonito viene espulso da Irrati. Con l’uomo in più Vieira al 37′ viene richiamato per Bertolacci. Il rush finale però – senza la lucidità necessaria – non produce altro che uno 0-0. Un altro piccolo passo avanti sulla strada della serenità.

Sampdoria 0
Atalanta      0
Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski, Ferrari, Colley, Murru; Depaoli, Ekdal, Vieira (37′ s.t. Bertolacci), Jankto; Bonazzoli (13′ p.t. Caprari), Quagliarella (25′ s.t. Ramírez).
A disposizione: Falcone, Augello, Chabot, Linetty, Barreto, Rigoni, Thorsby, Murillo, Gabbiadini.
Allenatore: Ranieri.
Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer (14′ s.t. Arana), De Roon, Pasalic, Castagne; Malinovskyi; Gomez, Muriel (18′ s.t. Barrow).
A disposizione: Rossi, Sportiello, Kjaer, Masiello, Gosens, Freuler, Piccoli, Da Riva, Ibanez, Traore.
Allenatore: Gasperini.
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Assistenti: De Meo di Foggia e Prenna di Molfetta.
Quarto ufficiale: Pezzuto di Lecce.
VAR: Di Paolo di Avezzano.
AVAR: Tegoni di Milano.
Note: espulso al 29′ s.t. Malinovskyi per doppia ammonizione; ammoniti al 21′ p.t. Castagne, al 6′ s.t. Malinovskyi, al 21′ s.t. Depaoli e Gomez, al 27′ s.t. Ferrari per gioco scorretto; recupero 3′ p.t. e 4′ s.t.; abbonati 17.031 (rateo 177.402 euro), paganti 2.768 (incasso 50.075 euro); terreno di gioco in buone condizioni.

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