Coppa Italia, beffa supplementare: Cutrone elimina una grande Samp
Peccato perché ci credevamo tutti. Peccato perché non lo avremmo meritato. Peccato ma la Sampdoria – tra gli applausi – saluta la Coppa Italia dopo quasi 130 minuti di fuoco, intensi e combattutti. Minuti, quelli dell’ottavo di finale andato in scena al “Ferraris”, in cui i blucerchiati si sono fatti preferire al Milan sotto tutti i punti di vista. È mancato solo il gol e questo ha fatto la differenza.
Coraggio. Il primo squillo suona al 9′ ed è rossonero: Castillejo scambia con Kessié e spara a salve per Rafael, tra i pali al posto di Audero. Al 21′ Giampaolo è costretto al primo cambio: fuori Linetty, dolorante alla caviglia sinistra, dentro Jankto. Al 24′ Caprari va giù in area a due passi dal vantaggio ma per Pasqua e il VAR Zapata non spinge l’attaccante. L’episodio negativo dà comunque coraggio al Doria, in controllo del gioco e vicino all’1-0 con Ramírez, imbeccato da Murru a ridosso della mezzora; Reina si oppone. L’uruguayano ci riprova dalla distanza al 41′: l’estremo ospite blocca sicuro.
Equilibrio. Il Milan si fa vedere dalle parti di Rafael con Higuain, il cui destro a incrociare esce a fil di palo. Esce di molto un’incornata di Castillejo su cross di Abate al 44′, meglio così. La prima frazione la chiudiamo in attacco, con una fuga in contropiede di Caprari e un tentativo sbilenco del solito Ramírez. Si resta però sullo 0-0. Stesso asse e palla fuori al quarto d’ora della ripresa, quando Caprari fa partire un destro a rientrare dalla bandierina e Ramírez svetta. Tra il 22′ e il 24′ Calhanoglu prova senza fortuna a spezzare l’equilibrio. Paquetá al 28′ calcia a lato dai 25 metri, Higuain segna alla mezzora ma in fuorigioco netto.
Rammarico. Poco più tardi Saponara rileva Ramírez. L’occasione più ghiotta capita al 33′ sul destro di Quagliarella, assistito alla perfezione da Caprari: il capitano non inquadra lo specchio. Passa un niente ed è Saponara in diagonale a farci mangiare le mani per questione di centimetri. Il rammarico aumenta quando, al 39′, Ekdal scarica la botta e Reina, volando, si rifugia in corner. Ad un passo dal recupero Kessié imita lo svedese, stavolta la sfera sorvola la traversa. Rafael si tuffa, si fa male nella ricaduta ma può proseguire anche per i supplementari, che la Samp gioca con Defrel in luogo di Caprari.
Beffa. Al 3′ del primo tempo addizionale Ekdal spreca con il sinistro un’ottima opportunità, al 5′ Kownacki dà il cinque a Quagliarella per il quarto e ultimo cambio della serata. Saponara costringe Reina al miracolo, ripetuto su Ekdal prima e su Kownacki poi. È un assedio ora al fortino del Milan. Ma – come spesso capita – nel momento migliore veniamo puniti. I due neoentrati Conti e Cutrone confezionano la beffa sotto la Sud. La Gradinata sussulta al 3′ del secondo extra quando Reina ci mette il guanto su tap-in di Kownacki. È il preludio all’immediato 0-2 del solito Cutrone, lesto ad approfittare di un’incertezza di Rafael. Peccato ma siamo fuori.
Sampdoria 0
Milan 2
Reti: p.t.s. 12′ Cutrone, s.t.s. 3′ Cutrone.
Sampdoria (4-3-1-2): Rafael; Sala, Andersen, Tonelli, Murru; Praet, Ekdal, Linetty (21′ s.t. Jantko); Ramírez (32′ s.t. Saponara); Caprari (49′ s.t. Defrel), Quagliarella (5′ p.t.s. Kownacki).
A disposizioni: Belec, Vieira, Barreto, Colley, Regini, Tavares, Ferrari, Rolando.
Allenatore: Giampaolo.
Milan (4-3-3): Reina; Abate (9′ p.t.s. Conti), C. Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Bakayoko, Paquetá (40′ s.t. Borini); Castillejo (1′ p.t.s. Cutrone), Higuain (7′ s.t.s. Laxalt), Calhanoglu.
A disposizione: A. Donnarumma, G. Donnarumma, Mauri, Bertolacci, Montolivo, Musacchio, Strinic, S. Simic.
Allenatore: Gattuso.
Arbitro: Pasqua di Tivoli.
Assistenti: Tolfo di Pordenone e De Meo di Foggia.
Quarto ufficiali: Fourneau di Roma 1.
VAR: Irrati di Pistoia.
Assistente VAR: Tasso di La Spezia.
Note: ammoniti al 24′ p.t. Ramírez per proteste, al 32′ p.t. Rodriguez, al 12′ s.t. Kessié, al 23′ s.t. Praet per gioco scorretto; recupero 3′ p.t. e 3′ s.t, 1′ p.t.s. e 1′ s.t.s; paganti 14.854 (incasso 315.715 euro); terreno di gioco in buone condizioni.