Pronti all’esordio, Giampaolo: «Ogni debutto è sempre una gioia»
«Ho sempre sensazioni piacevoli prima del debutto, è una gioia che si ripete. La volontà di costruire qualcosa di nuovo». Marco Giampaolo risponde con un bel sorriso alla domanda di apertura della prima conferenza stampa della stagione, tornando poi sul rinvio della gara con la Fiorentina. «Una settimana fa ero preparato a non giocare – dice l’allenatore ai media -, perché era giusto così. Nel rispetto delle vittime, delle famiglie e della città. Ma ora bisogna smettere di compiangere Genova: città bellissima che va incoraggiata, visitata».
Undici. «Dubbi? No, adesso è facile – risponde il tecnico -, perché bisogna portare tutti alla stessa condizione. Abbiamo differenti stati di condizione, tra chi ha subito infortuni, chi è stato al Mondiale e chi è arrivato solo nelle ultime settimane. Comunque, ho già l’undici in testa. Ma non ve lo dico».
Mentalità. Un anno fa a Udine fu una giornataccia: sconfitta 4-0. Una delle tante trasferte a bocca asciutta. «Ogni campionato è diverso – prosegue Giampaolo -, fare paragoni sarebbe sbagliato. Faticavamo fuori casa, in particolare con le medio-piccole, e in casa siamo stati capaci di vincere contro squadre molto più titolate. Quest’anno abbiamo cambiato qualcosa, non è detto che pregi e difetti siano gli stessi della stagione scorsa».
Udinese. Velázquez è arrivato in Serie A da semi-sconosciuto, ma – al contrario di quanto si possa pensare – l’allenatore bianconero conosce bene lo stile calcistico italiano, e in particolare quello di Sarri e Giampaolo, per il quale è arrivato più di un complimento. «Ringrazio per le belle parole – conclude il mister -, ho notato passaggi interessanti nella sua Udinese. Sarà una squadra differente da quella che siamo stati abituati a vedere nelle ultime annate. Ha un modo di giocare più spagnolo, si vede già qualcosa di diverso».