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Secondo tempo da buttare, il Chievo non perdona e la Samp va ancora k.o.

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Secondo tempo da buttare, il Chievo non perdona e la Samp va ancora k.o.

La sosta non porta benefici e il momento-no continua. Per un secondo tempo da buttare la Sampdoria butta via tre punti d’oro e torna dal “Bentegodi” di Verona con la terza sconfitta nelle ultime tre partite. Vince il Chievo, che si giocava la vita e che ha punito i blucerchiati sui loro stessi errori e nei momenti-chiave dell’incontro.

Nove. I padroni di casa partono forte con Stepinski (conclusione alta dopo 22 secondi), ma è il Doria a sfiorare al 6′ il vantaggio con Caprari. Lanciato da Praet il 9 entra in area e batte a colpo sicuro, Sorrentino respinge e neutralizza pure il secondo tentativo. Sul capovolgimento Stepinski stacca e non trova la porta. La partita è viva e sintetizzabile in un botta e risposta tra numeri 9: passa un niente e Caprari sguscia tra le maglie gialle e mette in mezzo per Quagliarella, anticipato sul più bello da Cacciatore. L’assist mancato riesce al 14′ ma il capitano gira di testa e non inquadra lo specchio. Così come al 20′, quando Zapata lo imbecca e Quaglia tenta la rovesciata: tanto spettacolare quanto inutile e la palla rotola a lato.

Merito. La Samp c’è e insiste. Un’azione prolungata al 26′ si traduce in un calcio di rigore: Gobbi atterra Zapata e Orsato indica il dischetto. Quagliarella non tradisce e sale a quota 18 reti. Che potrebbero diventare 19 poco dopo la mezzora se Tomovic non leggesse l’azione e vanificasse l’ottimo lavoro di Praet sul centro-destra. È l’ultimo sussulto della prima frazione: al riposo si va avanti, con merito.

Parità. Il Chievo torna in campo con il piglio giusto pur senza creare particolari grattacapi dalle parti di Viviano. Ramírez al 13′ prende il posto di Zapata e al 17′ arriva la doccia fredda. Giaccherini crossa dalla sinistra e un’incursione aerea di Castro – lasciato colpevolmente libero – ristabilisce la parità. Torreira non ci sta e da fuori prova subito a invertire la rotta, Sorrentino alza in angolo. Anche Castro, al 24′, prova in due occasioni la botta: sulla prima si oppone Viviano, che sta a guardare la seconda lambire i led pubblicitari.

No. L’acciaccato Quagliarella fa spazio ad Alvarez al 29′, Maran replica togliendo Giaccherini e De Paoli e inserendo con Birsa e Hetemaj. Quest’ultimo ci mette un nonnulla per farsi ricordare, azzeccando un tiro-cross che s’insacca sul secondo palo. L’addetto VAR mette qualche pulce nell’orecchio di Orsato che decreta il sorpasso dopo qualche interminabile minuto di stop. Siamo sotto, non c’è da crederci. Alvarez all’inizio del recupero costringe Sorrentino alla super-parata. Troppo poco per rialzarci, il momento-no continua.

ChievoVerona 2
Sampdoria       1
Reti: p.t. 26′ Quagliarella rig., s.t. 17′ Castro, 34′ Hetemaj.
ChievoVerona (4-4-2): Sorrentino; Cacciatore, Tomovic, Bani, Gobbi; De Paoli (33′ s.t. Hetemaj), Castro, Radovanovic, Giaccherini (29′ s.t. Birsa); Inglese, Stepinski.
A disposizione: Seculin, Confiente, N. Rigoni, Gamberini, Gaudino, Leris, Cesar, Pucciarelli, Pellissier, Meggiorini.
Allenatore: Maran.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Sala, Silvestre, Regini, Murru; Praet, Torreira, Linetty; Caprari; Zapata (13′ s.t. Ramírez), Quagliarella (29′ s.t. Alvarez).
A disposizione: Belec, Tozzo, Andersen, Ferrari, Stijepovic, Verre, Capezzi.
Allenatore: Giampaolo.
Arbitro: Orsato di Schio.
Assistenti: Di Fiore di Aosta e Manganelli di Valdarno.
Quarto ufficiale: Chiffi di Padova.
VAR: Di Bello di Brindisi.
Assistente VAR: Valeriani di Ravenna.
Note: ammoniti al 31′ p.t. Tomovic, al 13′ s.t. De Paoli, al 20′ s.t. Regini, al 39′ s.t. Bani per gioco scorretto, al 41′ s.t. Torreira per comportamento non regolamentare; recupero 0′ p.t. e 5′ s.t.; terreno di gioco in discrete condizioni.

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