TIM Cup: VAR e sfortuna sentenziano la Samp, la Fiorentina passa di rigore
Il periodo è di quelli storti, perché ci gira male spesso e volentieri. Vedasi Sampdoria-Lazio, oppure la partita di Cagliari. In TIM Cup il clima non è diverso e i blucerchiati tornano a casa pagando una grave incertezza iniziale (costata il gol-lampo di Babacar) e due leggerezze in area che hanno permesso a Veretout di diventare il protagonista al “Franchi” con un bis dagli undici metri. E dire che l’avevamo rimessa in piedi, per ben due volte: prima con Barreto e poi con Ramírez. Senza contare i legni di Barreto e Caprari, che avrebbero potuto dare una svolta all’ottavo di finale. Prendiamola come una lezione, anche se ne avremmo fatto volentieri a meno.
Pari. Davanti a Puggioni il mister propone Sala, Silvestre, Regini e Strinic. In mezzo Capezzi viene preferito a un Torreira non al meglio e affiancato da Barreto e Praet. Ad Alvarez è invece affidato il compito di supportare le due punte: Caprari e Zapata. Nemmeno il tempo di sistemarsi con questo schieramento che i viola passano. Dopo un minuto e mezzo Benassi verticalizza per Babacar che non ci pensa su e batte Puggioni sul proprio palo. Colpito a freddo, il Doria prova a riassestarsi ma le occasioni latitano. Anzi, è la Fiorentina ad avvicinarsi al raddoppio al 33′, con un colpo di testa di Pezzella sugli sviluppi di un corner di Saponara. I blucerchiati hanno un sussulto sul finire di primo tempo: quanto basta per rimetterla in pari. Sala calcia dal limite, la difesa non libera, la palla giunge a Barreto che – in posizione regolare, VAR docet – non fatica a battere Dragowski.
Sotto. Il secondo gol in TIM Cup del paraguayano rivitalizza i nostri, che, poco più tardi, si riaffacciano in avanti con Caprari: destro fuori misura, bene per la fiducia. Di ritorno dagli spogliatoi Giampaolo lancia Torreira in cabina di regia in luogo di Capezzi. Ma i padroni di casa riprendono con il piglio giusto e tornano in vantaggio. Lo fanno al 13′ grazie ad un calcio di rigore concesso da Abisso per un contatto in area tra Regini e Babacar. Veretout dal dischetto spiazza Puggioni, siamo di nuovo sotto. Cinque minuti più tardi è il turno di Ramírez (al posto di Alvarez), subito propositivo per Barreto, chiuso da Dragowski in angolo e sfortunato sulla seguente deviazione aerea: la traversa gli nega doppietta e 2-2.
Incursione. Sul capovolgimento di fronte Puggioni ferma il neoentrato Simeone. Si resta in partita e la malasorte colpisce ancora. Una punizione di Caprari al 26′ centra in pieno il palo a portiere battuto. Il Doria non si perde d’animo e un’incursione di Ramírez produce un nuovo penalty, questa volta sacrosanto: Astori stende il numero 90 che s’incarica della battuta e realizza all’angolino. Siamo al punto di partenza. Per la manciata di minuti finali tocca a Murru rilevare Strinic, di ritorno dall’infortunio e non al meglio sul piano fisico.
VAR. Proprio l’ultimo entrato è al centro, allo scadere, dell’episodio chiave. Un disimpegno ambiguo – braccio o spalla non si capisce malgrado le immagini TV – viene sanzionato con il terzo rigore della serata. Abisso lo assegna con il supporto del VAR e Veretout non tradisce per la seconda volta. Malgrado i cinque di recupero non c’è più niente da fare. Viene da mordersi le labbra, ma ora la cosa giusta è solo una: pensare alla prossima. Ciao Coppa Italia, peccato sia andata così.
Fiorentina 3
Sampdoria 2
Reti: p.t. 2′ Babacar, 38′ Barreto; s.t. 13′ Veretout rig., 32′ Ramírez rig., 45′ Veretout rig.
Fiorentina (4-3-3): Dragowski; B. Gaspar, Pezzella, Astori, Biraghi (27′ s.t. V. Hugo); Benassi, Sanchez, Veretout; Chiesa, Babacar (21′ s.t. Simeone), Saponara (35′ s.t. Eysseric).
A disposizione: Cerofolini, Sportiello, Laurini, Milenkovic, Badelj, Hagi, Cristoforo, Lo Faso, Thereau.
Allenatore: Pioli.
Sampdoria (4-3-1-2): Puggioni; Sala, Silvestre, Regini, Strinic (42′ s.t. Murru); Barreto, Capezzi (1′ s.t. Torreira), Praet; Alvarez (18′ s.t. Ramírez); Caprari, Zapata.
A disposizione: Krapikas, Tozzo, Andersen, Djuricic, Ferrari, Verre, Gomes Ricciulli, Bereszynski, Balde.
Allenatore: Giampaolo.
Arbitro: Abisso di Palermo.
Assistenti: Fiorito di Salerno e Santoro di Catania.
Quarto ufficiale: Ros di Pordenone.
VAR: Di Bello di Brindisi.
Assistente VAR: Abbattista di Molfetta.
Note: ammoniti al 2′ s.t. Barreto, al 36′ s.t. Strinic per gioco scorretto; recupero 0′ p.t. e 5′ s.t.; spettatori 7.038 (incasso 32.103 euro); terreno di gioco in buone condizioni.