Il Doria brinda in Coppa, Pescara al tappeto: ora gli ottavi e la Fiorentina
La legge di Marassi vale anche in Coppa Italia. Da questi parti la Sampdoria sa solo vincere. A dirlo è anche la nona partita stagionale giocata al “Ferraris”, chiusa – manco a dirlo – con tanti gol e i blucerchiati ad esultare sotto la Sud. A fare le spese della corazzata di Giampaolo è stavolta il Pescara di Zeman, estromesso dal quarto turno di TIM Cup con un secco 4-1. Il 13 dicembre, dunque, niente recupero di campionato con la Roma: al “Franchi” contro la Fiorentina ci si giocherà l’accesso ai quarti.
Discesa. Nemmeno il tempo di sistemarsi che dobbiamo già esultare. Dopo 1 minuto e 18 secondi Kownacki si conferma bomber raccogliendo a pochi passi dalle linea di porta un assist di testa di Verre. Passa un niente e Caprari non inquadra lo specchio da posizione favorevole. Poco male perché ci pensa Ramírez, staccando su cross dalla destra di Kownacki, a firmare al 9′ il punto del raddoppio. La serata si mette in discesa e il numero 9, uno dei tanti ex della contesa, ha modo di rifarsi al 31′, recuperando un pallone vacante al limite dell’area e battendo Pigliacelli con il mancino.
Riflessi. Carraro al 36′ obbliga Puggioni al primo intervento; dal corner seguente ancora Puggioni libera in uscita alta e Murru si oppone a Campagnaro, altro doriano del passato al pari di Zampano, anch’egli propositivo in avanti e autore di una conclusione al 39′ sulla quale il portiere libera in due tempi. Il Pescara insiste e Puggioni si ripete al 42′: stavolta è il figlio d’arte Ganz a impegnarlo, i riflessi del numero 1 sono eccezionali. Praet in chiusura di tempo prova senza fortuna a sorprendere Pigliacelli fuori dai pali. Il 3-0 può bastare.
Poker. In avvio di ripresa Ramírez lascia il posto ad Alvarez, subito pericoloso dopo un’insistita serpentina: sinistro rasoterra ed esterno della rete. Sull’altro fronte i biancazzurri colpiscono al 7′ con Benali, bravo a incrociare con il sinistro e a superare Puggioni grazie – soprattutto – ad una deviazione di Silvestre. La risposta doriana non si fa attendere: Alvarez innesca Caprari in velocità, sfera a Kownacki che perde l’attimo e vanifica il possibile poker. Ganz al 14′ ci prova in rovesciata, Puggioni fa buona guardia. E sta a guardare la rasoiata del neontrato Elizalde sibilare a fil di palo al 20′. Nove giri d’orologio più tardi Kownacki si fa perdonare l’errore precedente il poker lo infilza di prepotenza.
Ottavi. Caprari viene richiamato per Djuricic, Andersen debutta in blucerchiato rilevando Silvestre. Nel frattempo, al 33′, Puggioni nega a Ganz il punto del 4-2, gettato alle ortiche da un tiraccio di Benali. Il resto è accademia, con annessi applausi. Brava Samp, ora gli ottavi.
Sampdoria 4
Pescara 1
Reti: p.t. 2′ Kownacki, 9′ Ramírez, 31′ Caprari; s.t. 7′ Benali, 29′ Kownacki.
Sampdoria (4-3-1-2): Puggioni; Sala, Silvestre (36′ s.t. Andersen), Regini, Murru; Praet, Capezzi, Verre; Ramírez (1′ s.t. Alvarez); Kownacki, Caprari (31′ s.t. Djuricic).
A disposizione: Tozzo, Dodô, Barreto, Ferrari, Gomes Ricciulli, Bereszynski, Torreira, Zapata, Ivan.
Allenatore: Giampaolo.
Pescara (4-3-3): Pigliacelli; Zampano, Campagnaro (23′ s.t. Fornasier), Perrotta, Mazzotta (17′ s.t. Elizalde); Coulibaly, Brugman, Carraro (35′ s.t. Kanoute); Mancuso, Ganz, Benali.
A disposizione: Fiorillo, Crescenzi, Valzania, Pettinari, Latte, Capone, Cappelluzzo, Del Sole, Baez.
Allenatore: Zeman.
Arbitro: Forneau di Roma 1.
Assistenti: Intagliata di Siracusa e Pagliardini di Arezzo.
Quarto ufficiale: Serra di Torino.
Note: ammoniti al 40′ s.t. Perrotta, al 13′ s.t. Campagnaro, al 47′ s.t. Fornasier per gioco scorretto; recupero 1′ p.t. e 2′ s.t.; paganti 4.858 (incasso 41.650 euro); terreno di gioco in discrete condizioni.