Indizi di felicità: Tommaso e la sua storia blucerchiata nel docufilm di Veltroni
Felicità è ritrovarsi insieme nella Sud. Recitava così un adesivo di fine anni 70, anni in cui essere sampdoriani non era proprio così semplice. Felicità è – oltre un trentennio più tardi – sobbarcarsi un viaggio di mille e passa chilometri in autostop per stare vicino ai colori blucerchiati in una trasferta quasi inutile, in Serbia, dopo uno 0-4 casalingo.
Coscienza. La storia è conosciuta (clicca qui per saperne di più) e l’ha vissuta in prima persona Tommaso Giani, seminarista, pisano di Pontedera e grande tifoso della maglia più bella del mondo. Una storia che ha toccato la coscienza di Walter Veltroni, il quale ha pensato a lui per Indizi di felicità, il nuovo documentario nei cinema i prossimi 22, 23 e 24 maggio.
Racconti. La vicenda di Tommaso – registrata in un’intervista proprio sul prato del “Ferraris” – è stata inserita in una serie di racconti di persone comuni sul tema della felicità. Non opinioni dotte su un concetto astratto, bensì indizi, segni di vita vissuta, che il film raccoglie mettendosi sulle tracce dell’esperienza di felicità. E quest’ultima emerge, semplice e potente, nella voce di chi l’ha provata, in quel vissuto che dimostra come, da qualche parte, la felicità esista. Nella Sud esiste di sicuro.