La Samp fa il suo: Pescara battuto con Fernandes, Quagliarella e Schick
La Sampdoria prende di petto il Pescara. Come aveva chiesto Giampaolo alla vigilia, i blucerchiati risolvono in maniera positiva la pratica-biancazzurra e possono pensare a mente sgombra – dall’alto dei propri 38 punti in classifica – al derby di sabato prossimo. Eppure, nonostante il 3-1 finale, l’anticipo del “Ferraris” al cospetto della disperata ma volitiva banda di Zeman non è stato proprio una passeggiata.
Remore. Pavlovic sulla corsia di sinistra, Praet in mediana con Barreto e Torreira, Fernandes a supporto del duo di punta Muriel-Quagliarella. Queste le scelte iniziali del mister, determinato più che mai nell’ottenere la vittoria. Ti aspetteresti il Doria all’arrembaggio, ma il primo squillo è del Pescara. Già al 2′ Cerri scappa in solitaria e spreca una ghiotta opportunità per passare. I blucerchiati si fanno vivi dalle parti di Bizzarri soltanto al 10′, quando Fernandes calcia da fuori con il mancino e trova un muro giallo tra sé e la porta. Meglio va decisamente al 18′. Muriel sfonda, guadagna il fondo e centra nel cuore dell’area per il portoghese che, con il piatto destro, non può sbagliare l’1-0. Il quarto centro del numero 10 – il primo da titolare – ci fa scrollare le remore di dosso.
Equilibrio. I biancazzurri reagiscono presto con Caprari, la cui rovesciata su cross di Zampano viene neutralizzata da Viviano. Al 22′ Stendardo usa le maniere forti con Muriel: per Pasqua non è rigore. Poi Pavlovic ci prova su punizione e va vicino al raddoppio. Dal possibile 2-0 all’1-1 il passo è purtroppo breve. Benali va via sulla destra al 32′ e serve a Cerri un invito a nozze con il pareggio. Difesa troppo statica e tutto da rifare. Muriel, imbeccato da Quagliarella, prova subito a ristabilire le distanze ma prima trova Bizzarri, quindi usa malamente la testa sulla ribattuta dell’estremo ospite, bravo anche su Barreto al 38′. Dal corner successivo alla parata i nostri lamentano qualche scorrettezza, l’arbitro non ci sente. E al riposo si va in equilibrio.
Vena. Il Pescara comincia il secondo tempo così come aveva iniziato il primo: all’attacco e con Cerri a impensierire Viviano. La risposta del Doria non si fa attendere: piazzato di Pavlovic a rientrare, Barreto la spizzica ma la sfera esce di un niente. I blucerchiati tessono con pazienza e insistono con Praet, Bizzarri fa buona guardia. Non può niente l’argentino al minuto 13, quello in cui Quagliarella si tuffa di testa su traversone di Fernandes e fa esplodere la Sud. Il capitano di giornata conferma la sua vena realizzativa: tre le reti di fila (prima volta dall’ottobre 2014), sette quelle totali in campionato.
Sentenza. Tornato avanti, Giampaolo cambia: fuori Muriel, dentro Schick. Il ceco ci mette poco a entrare nel vivo e si presenta con una fuga di 50 metri ed un sinistro sul quale Bizzarri cincischia, favorendo uno sciagurato tentativo di tap-in eseguito da Fernandes. Il portoghese è in forma e si riscatta al 23′, servendo a Schick la palla giusta per il tris. Una sentenza. La Samp c’è, picchia e riparte e ha l’occasione del poker con Barreto, l’ultimo spunto del paraguayano prima di lasciare spazio a Linetty. L’ultima sostituzione doriana riguarda la staffetta Sala-Bereszynski. Sotto la pioggia di Marassi la squadra amministra, i tifosi pensano già alla stracittadina. Finisce così: braccia al cielo e tre punti in più. Avanti su questa strada, per far diventare ottima una buona stagione.
Sampdoria 3
Pescara 1
Reti: p.t. 18′ Fernandes, 32′ Cerri; s.t. 13′ Quagliarella, 23′ Schick.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Sala (37′ s.t. Bereszynski), Silvestre, Skriniar, Pavlovic; Barreto (29′ s.t. Linetty), Torreira, Praet; Fernandes; Muriel (17′ s.t. Schick), Quagliarella.
A disposizione: Puggioni, Simic, Dodô, Alvarez, Palombo, Regini, Cigarini, Djuricic, Budimir.
Allenatore: Marco Giampaolo.
Pescara (4-3-3): Bizzarri; Zampano, Stendardo, Coda (38′ s.t. Fornasier), Biraghi; Memushaj, Bruno, Verre (43′ s.t. Brugman); Benali, Cerri (30′ s.t. Kastanos), Caprari.
A disposizione: Fiorillo, Crescenzi, Muntari, Muric, Cubas, Milicevic.
Allenatore: Zdenek Zeman.
Arbitro: Pasqua di Tivoli.
Assistenti: Di Fiore di Aosta e Lo Cicero di Brescia.
Quarto ufficiale: Cariolato di Legnago.
Arbitri addizionali: Massa di Imperia e Serra di Torino.
Note: ammoniti al 3′ s.t. Coda, al 42′ s.t. Bruno per gioco scorretto; recupero 1′ p.t. e 3′ s.t.; abbonati 16.789 (rateo 164.806 euro), paganti 871 (incasso 16.605 euro); terreno di gioco in non perfette condizioni.