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Napoli amara: Di Bello sbaglia, la Samp tradita nel finale

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Napoli amara: Di Bello sbaglia, la Samp tradita nel finale

Avvelenati da un secondo tempo che fa male a ripensarci. La Sampdoria lascia il “San Paolo” conscia di avere tenuto con la testa sott’acqua per un’ora buona una delle migliori squadre di Italia e d’Europa: il Napoli. Ma in cuor suo sa anche di avere sbattuto la testa contro i suoi limiti, avendo concesso agli avversari prima di giocare con un uomo in più e poi di completare una rimonta – con Gabbiadini e Tonelli – che ad un certo punto sembrava a dir poco improbabile. Iniziare il 2017 con una sconfitta del genere non fa piacere a nessuno, tanto meno dopo essersi battuti come leoni per buona parte della partita. Peccato, peccato davvero.

Parsimonia. Al gelido appuntamento con gli azzurri, Giampaolo si presenta con un undici inedito: a difesa di Puggioni giocano Pereira, Silvestre, Skriniar e Regini; in mediana agiscono Barreto, Torreira e Praet mentre ad Alvarez viene affidato il compito di innescare le punte Quagliarella e Schick. Muriel parte dalla panchina per la seconda volta in stagione. Mertens spaventa presto Puggioni con una punizione dal limite che esce di poco, Insigne e Schick calciano debolmente tra le braccia degli estremi avversari. Il timido Doria esce dal guscio con parsimonia e Barreto dopo il quarto d’ora spara sopra la traversa con il mancino. Regini al 22′ sbroglia una situazione intricata area blucerchiata. Mertens, cinque giri d’orologio più tardi, impegna Puggioni da posizione defilata. Da posizione invitante Alvarez con il sinistro pennella un piazzato fuori di un nulla.

Festa. Ma la Samp è in crescita e il vantaggio è nell’aria. Schick scappa alla grande a Chiriches sulla destra, entra in area e crossa per Quagliarella. Hysaj, nel tentativo di anticipare il 27, la tocca con il petto alle spalle di Reina. I ragazzi fanno festa e ne hanno ben donde: all’intervallo si va sullo 0-1. Un risultato che vacilla già dopo 100 secondi dal via della seconda frazione, quando Regini spazza sui piedi di Mertens che sparacchia alto un rigore in movimento. Già al 6′ Giampaolo cambia: fuori Quagliarella, dentro Muriel. Sarri risponde prima del quarto d’ora con Zielinski per Allan. Al 16′ Muriel serve a Schick il pallone del raddoppio ma il ceco non dimostra il solito istinto da killer, facendosi respingere il piatto sinistro da Hysaj.

Pari. Dal possibile 0-2, il Doria si ritrova con l’uomo in meno. Di Bello considera da giallo un inesistente contatto tra Silvestre e Reina in fase di rinvio: l’argentino già ammonito viene incredibilmente espulso. Il mister corre subito ai ripari: Dodô prende il posto di Schick, Regini scala al centro. Al 23′ e al 26′ Mertens sbaglia mira, prima di destro, poi di testa sugli sviluppi di un corner. Il Napoli tenta il tutto per tutto con Gabbiadini per Jorginho: l’ex ci mette un niente a incornarne e a trovare i guanti di Puggioni. Noi, però non stiamo a guardare. Muriel fa il fenomeno sulla sinistra, si accentra e tira: Reina si salva in angolo. Il terzo e ultimo cambio doriano riguarda la staffetta Praet-Linetty: il polacco a dà fiato al belga al 31′. Un minuto dopo il Napoli pareggia proprio con Gabbiadini, lesto a deviare con il ginocchio una sponda di Callejon.

Neri. L’1-1 dà linfa agli attacchi azzurri, vicini al raddoppio al 40′, sempre con Gabbiadini, pericoloso – seppur in fuorigico non ravvisato – con un sinistro da pochi passi che Puggioni para rifugiandosi in angolo così come su Hamsik al 42′. Si balla ora. Anche troppo. Il Napoli spinge in maniera forsennata e disordinata. Proprio da un pallone sporco – rimbalzato sulla gamba di Torreira e in fretta recuperato da Strinic – nasce il sorpasso-beffa. Tonelli trova lo spazio per buttare la sfera in fondo al sacco e mandare la gara agli archivi. Siamo neri di rabbia e dispiacere, ma per fortuna nel calcio c’è sempre una domenica prossima.

Napoli               2
Sampdoria     1
Reti: p.t. 30′ Hysaj aut.; s.t. 32′ Gabbiadini, 50′ Tonelli.
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Tonelli, Chiriches, Strinic; Allan (14′ s.t. Zielinski), Jorginho (27′ s.t. Gabbiadini), Hamsik; Callejon, Mertens, L. Insigne.
A disposizione: Rafael, Sepe, Giaccherini, Maggio, Maksimovic, Rog, Pavoletti, Diawara, R. Insigne, Lasicki.
Allenatore: Maurizio Sarri.
Sampdoria (4-3-1-2): Puggioni; Pereira, Silvestre, Skriniar, Regini; Barreto, Torreira, Praet (31′ s.t. Linetty); Alvarez; Quagliarella (6′ s.t. Muriel), Schick (20′ s.t. Dodô).
A disposizione: Krapikas, Tozzo, Fernandes, Palombo, Pavlovic, Cigarini, Djuricic, Bereszynski, Budimir.
Allenatore: Marco Giampaolo.
Arbitro: Di Bello di Brindisi.
Assistenti: Manganelli di Valdarno e Lo Cicero di Brescia.
Quarto ufficiale: Pegorin di Latina.
Arbitri addizionali: Banti di Livorno e Fabbri di Ravenna.
Note: espulso al 16′ s.t. Silvestre per doppia ammonizione; ammoniti al 9′ s.t. Silvestre e al 24′ s.t. Hysaj per gioco scorretto; recupero 1′ p.t. e 5′ s.t.; terreno di gioco in discrete condizioni.

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