Giampaolo caterpillar: «Migliorata la nostra posizione, sarò soddisfatto a obiettivo raggiunto»
Si riaccendono le luci sulla Serie A e la Sampdoria di Marco Giampaolo torna in campo per dare un seguito al positivo ruolino di marcia dell’ultimo periodo. «La sosta mi ha dato la possibilità di riposarmi mentalmente – dice il mister in conferenza -, ma ci ha tolto tanti giocatori, come succede ormai dall’inizio del campionato. Siamo in gestione dei nazionali, è una situazione con cui ci tocca convivere. Il lavoro sul campo per me ricomincia quando rientrano tutti. Parzialmente ieri, integralmente oggi, quando si è cominciato a lavorare per la partita».
Nazionale. Facciamo il punto su chi è rientrato da poco. «Sono tornati tutti bene – continua l’allenatore -, a parte qualcuno con qualche piccolo acciacco. Ho detto ai ragazzi che il lavoro più importante avrebbero dovuto farlo loro al momento del ritorno. Quando si va in nazionale si stacca la spina di qua e si attacca di là. Questo è un problema con cui bisogna fare i conti. È compito dei ragazzi e mio far sì che i giocatori rientrino con la testa sulla partita, avendo bene chiare le conoscenze sull’avversario che si va ad affrontare».
Avversario. Il Sassuolo, che Giampaolo fotografa così: «Sono una realtà virtuosa, è una squadra di provincia con una proprietà forte e che è arrivata a giocarsi l’Europa. Hanno arricchito di volta in volta l’organico. Hanno qualità e giocano insieme da anni: hanno maturato importanti conoscenze. Questa volta hanno dovuto gestire il triplo impegno e non è stato facile, hanno avuto anche qualche infortunio di troppo. Sulla carta avrebbero 16 punti, malgrado tutto occuperebbero la metà alta della classifica e a Genova hanno una tradizione positiva».
Caterpillar. L’odore del pericolo è nell’aria, perché la A è un campionato pieno d’insidie. «Il Sassuolo ha subìto una sconfitta pesante prima della sosta – ricorda – e verrà qui per fare la propria partita. Non sono d’accordo con chi dice che il nostro ciclo di ferro è finito: le difficoltà non finiscono mai. Sarà una gara dura, come tutte. Non abbiamo ancora raggiunto niente. Abbiamo fatto questi ultimi risultati, ma dobbiamo migliorare e migliorare. Con questi risultati posso lavorare, ma non ho ancora acquisito nulla. Le cose cambiano dall’oggi al domani e io vivo alla giornata. Sarò soddisfatto alla fine di maggio, ora dobbiamo andare avanti come caterpillar».
Vita. La panchina è più solida che mai, a leggere i giornali. «Sono sempre in discussione – ribatte Giampaolo -. Sono anni che alleno e so come va il calcio. Contratti a vita non ne posso firmare per via del regolamento, il massimo sono 5 anni: quando il presidente me lo proporrà… Il mercato? A gennaio mi dà fastidio. Le squadre le costruisco a luglio o a giugno. In quella finestra devo rinforzarmi oppure trovare uno spazio a chi ha giocato poco. Non posso vendere giocatori a club importanti, perché mi indebolisco. Serve a puntellare e migliorare una squadra, non necessariamente nei titolari».
Academy. Passando ad un tema caro a tutto l’ambiente blucerchiato, il mister dice la sua sul battesimo del nuovo campo per le gare interne e gli allenamenti della Primavera: «Tenere la prima squadra insieme all’Academy è importante, anche per gli allenamenti. Loro si danno l’obiettivo di venire a fare le sessioni di qua. Così facendo, è un bel passo in avanti. Avrò anche la possibilità di vedere qualche partita di più dei ragazzi, visto che siamo proprio a due passi».