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Il presidente Ferrero a GR Parlamento: «Mi aspetto un campionato sereno e ben giocato»

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Il presidente Ferrero a GR Parlamento: «Mi aspetto un campionato sereno e ben giocato»

All’indomani del pari di Firenze, il presidente Massimo Ferrero è ospite telefonico a La Politica nel Pallone di Emilio Mancuso su Radio RAI GR Parlamento, dove si sofferma a parlare di questa prima fetta di stagione: «Sono molto contento per i ragazzi, che hanno cuore e gamba, e anche per il nostro allenatore, che ama il calcio e non il pallone. Mi aspetto un campionato sereno, dove tutti i miei gioielli possano assestarsi. Abbiamo bisogno di tempo, ma non ci diamo aspettative. L’obiettivo è proprio la serenità, vedremo dove ci porteranno gambe e cuore».

Muriel. Tra i tanti a luccicare sul campo del “Franchi” ce n’era uno che brillava di più. «Muriel? È un campione – dice il presidente -, lo è da tantissimi anni. Chi fa i gol non ha età: ci sono bomber diventati tali a 27 anni. I goleador sono persone particolari, perché hanno la responsabilità di prendersi la squadra sulle spalle e segnare. Luis è stato il giocatore più pagato dalla Sampdoria, non si era mai fatta un’operazione di questo tipo. Sono stato anche criticato, perché quando è arrivato era infortunato, stava male e lo abbiamo dovuto curare e gestire. Ci ripagherà a suon di gol. A quale campione assomiglia? A Ronaldo, il brasiliano. Questo è un paragone di buon augurio, spero sia uno stimolo per lui».

Linea verde. In evidenza però si è messo anche qualcun altro, tipo Praet. «A momenti fa un bello scherzetto alla Fiorentina – se la ride Ferrero -. Può giocare in qualsiasi ruolo del centrocampo: è giovane e bello, pieno di voglia di emergere nel campionato italiano». Si è parlato della linea verde, ma qualche vecchio lupo di mare come Silvestre, Barreto o Puggioni serve sempre. «Abbiamo fatto una squadra come quando si andava al militare – risponde -, abbiamo tanti ragazzotti e qualche nonno che li tenga coi piedi per terra».

Scudetto. Passando ad argomenti più generici, il patron blucerchiato dice la sua sulla Serie A: «Mi aspetto un campionato di grandi sorprese. Questo è un bel torneo. Chi lo vincerà? Non è un scontato che lo vinca la Vecchia Signora, anche se molto di quello che accade deriva dal tipo di fatturato. Chi più fattura più si può permettere, almeno in termini di giocatori. Comunque sia penso che ci saranno dei colpi di scena. Lo Scudetto? È dura vincerlo. Ci vogliono fatica, sudore, amore: la Juve ha la mentalità per vincere, quindi parte avvantaggiata».

Papa. Le cose memorabili di questo weekend non sono solo legate al campo, ma c’è stato anche un incontro molto particolare: quello con il Papa. «Ho voluto portare la squadra al Vaticano a tutti i costi – chiude – . Mia moglie è ancora emozionata dall’aver visto dal vivo il Santo Padre. Auguro a tutti di incontrare quest’uomo con quegli occhi profondi, che ti illumina e ti dice ‘vogliamoci bene’».

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