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Il diluvio ferma la Samp: un rigore di Totti allo scadere nega il pari ai blucerchiati

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Il diluvio ferma la Samp: un rigore di Totti allo scadere nega il pari ai blucerchiati

Chissà che cosa sarebbe successo se non fosse cominciato a piovere. Perché la Sampdoria vista nel primo tempo dell'”Olimpico” è una meravigliosa creatura: costruisce, azzarda, controbatte, va in rete. E la Roma ci capisce pochissimo, tanto da andare sotto sul doppio colpo Muriel-Quagliarella, dopo il vantaggio di Salah. Di mezzo però tra questa prima frazione e la ripresa non c’è il solito quarto d’ora ma piuttosto un’ora e un quarto di attesa sotto la pioggia e la grandine scroscianti che travolgono la Capitale. Di qui in poi tutto cambia: Viviano diventa protagonista assoluto, pur non riuscendo a negare a Dzeko la possibilità del pari e a Totti – su rigore dubbio allo scadere – quella di siglare il 3-2. Risultato amaro, tremendamente amaro, ma che carattere i ragazzi di Marco Giampaolo: ci daranno tante soddisfazioni, questo è poco ma sicuro.

Botta e risposta. Con il debutto in Serie A della terza maglia non cambia l’undici iniziale proposto dal mister, lo stesso delle prime due vincenti apparizioni in campionato. I primi segnali paiono positivi: le punte Muriel e Quagliarella spaventano Szczesny tra il 5′ e il 6′. Ma all’8′ la Roma passa: Perotti crossa sul secondo palo per la testa di Salah, che sorprende Pavlovic e non fatica a buttarla alle spalle di Viviano. Sulle ali dell’entusiasmo i giallorossi vanno presto vicini al raddoppio con El Shaarawy. Il Doria tiene botta e reagisce proprio con Pavlovic, la cui botta mancina sugli sviluppi di un corner finisce tra i guanti dell’estremo polacco. Il pari è giusto nell’aria. Al 18′ Regini sventaglia con il contagiri per Muriel, il colombiano non ci pensa su e calcia al volo sul secondo palo. Una meraviglia. L’eurogol di un Luis a livelli mondiali ci riporta sull’1-1.

Sorpasso. Un punteggio che potrebbe durare pochi istanti perché ancora Muriel, in diagonale rasoterra, costringe Szczesny agli straordinari. Anche Viviano deve immolarsi al 33′, quando Salah scatta sul filo del fuorigioco e per poco non segna grazie ad un rimpallo. Sulla sponda opposta la risposta è immediata: Muriel filtra in profondità per Alvarez, il cui tocco di punta non trova l’accorrente Quagliarella. Il numero 27 trova il modo di rifarsi al 41′. Corner di Alvarez, Silvestre non ci arriva e Quaglia anticipa Juan Jesus, firmando il meritato sorpasso. Un 2-1 legittimato sotto il diluvio scatenatosi sullo stadio da un colpo di tacco dello stesso Quagliarella su assist dalla destra di Barreto. È l’occasione che chiude la scola prima frazione; la seconda, per un’ora abbondante a serio rischio a causa del terreno impantanato, comincia – in palese ritardo – alle 17.06.

Apnea. L’acquazzone si porta via El Shaarawy e Perotti, rimpiazzati al fischio d’avvio della ripresa da Džeko e Totti. Anche Giampaolo cambia all’intervallo: fuori Pavlovic, dentro Dodô. Dentro i nostri sedici metri, al pronti via, va pure Strootman, ma il destro a botta sicura dell’olandese viene neutralizzato da un Viviano mostruoso, che si ripete al 13′ su Džeko. Il portierone deve però capitolare 180 secondi più tardi. Totti taglia in due la difesa con un servizio al bacio per lo stesso Džeko, freddo nel saltare Viviano in uscita e nel depositare in rete a porta sguarnita. 2-2, tutto da rifare. Muriel fa posto a Budimir, i giallorossi continuano a spingere. Salah spreca al 21′, Viviano salva con il piedone il possibile contro-sorpasso di Džeko e con il guantone quello di Salah. L’ennesimo miracolo, ancora su Salah, Viviano lo compie al 29′, la Samp pare in apnea, trema ma regge.

Beffa. Prima che Skriniar rilevi Dodô (37′), uno squillo di Alvarez torna a impensierire Szczesny. Spalletti tenta il tutto per tutto per il rush conclusivo: Nainggolan dà il cinque a Iturbe. La gar sembra incalata sul punto a testa ma i giallorossi, all’ultimo respiro, trovano nel – leggerissimo – contatto tra Džeko e Skriniar il gancio per prendersi i tre punti. Giacomelli concede il tiro dal dischetto e Totti non si fa pregare, mandando il pallone all’angolino. Una beffa, acuita dall’espulsione per proteste di Alvarez. Difficile da accettare un risultato così, ma bisogna guardare lontano, alle settimane che verranno.

Roma             3
Sampdoria   2
Reti: p.t. 8′ Salah, 18′ Muriel, 41′ Quagliarella; s.t. 16′ Džeko, 48′ Totti rig.
Roma (4-3-3): Szczesny; Florenzi, Manolas, J. Jesus, B. Peres; Nainggolan (40′ s.t. Iturbe), De Rossi, Strootman; Salah, Perotti (1′ s.t. Totti), El Shaarawy (1′ s.t. Džeko).
A disposizione: Alisson, Lobont, Paredes, Seck, Fazio, Gerson, Emerson, Marchizza.
Allenatore: Luciano Spalletti.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Sala, Silvestre, Regini, Pavlovic (1′ s.t. Dodô, 37′ s.t. Skriniar); Barreto, Torreira, Linetty; Alvarez; Quagliarella, Muriel (17′ s.t. Budimir).
A disposizione: Puggioni, Krapikas, Eramo, Fernandes, Pereira, Schick, Palombo, Praet, Cigarini.
Allenatore: Marco Giampaolo.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Assistenti: Barbirati di Ferrara e Vivenzi di Brescia.
Quarto ufficiale: La Rocca di Ercolano.
Arbitri addizionali: Rocchi di Firenze e Pairetto di Nichelino.
Note: espulso al 48′ s.t. Alvarez per proteste; ammoniti al 17′ s.t. Sala, al 25′ s.t. De Rossi, al 33′ s.t. J. Jesus per gioco scorretto, al 48′ s.t. Alvarez per proteste; recupero 2′ p.t. e 3′ s.t.; abbonati 18.212 (rateo gara 436.666 euro), paganti 9.418 (incasso 387.364 euro); terreno di gioco in buone condizioni.

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