La Samp tiene testa al Barcelona di Messi, il Gamper finisce 3-2
Quando affronti dei fenomeni il rischio-brutta figura è sempre dietro l’angolo. Un rischio che la Sampdoria ha scongiurato alla grande di fronte allo stellare Barcelona di Luis Enrique, pronto a giocarsi la Supercopa de España contro il Sevilla ma tutt’altro che rimaneggiato com’era accaduto quattro stagioni fa. A differenza del 2012, il Trofeo Joan Gamper rimane in Catalogna, d’accordo, ma negli occhi e negli almanacchi della competizione – oltre al debutto dell’attesissima terza maglia – resterà una sontuosa prestazione da parte dei ragazzi di Marco Giampaolo.
Uno-due. Al fischio d’inizio normale ti tremino un po’ le gambe. Nel clima festoso del “Camp Nou”, Digne e Turan provano presto ad approfittarne e a colpire: Viviano prima sta a guardare il mancino del francese sfilare sul fondo, poi neutralizza il colpo di testa del turco. Il Doria caccia via la paura e rialza la testa prima del 10′ con Quagliarella in due occasioni, ma il Barça affonda a ridosso del quarto d’ora con tre dei suoi tenori. Iniesta innesca Messi in area, stop di petto e rovesciata-assist per Luis Suárez, il quale non fatica a spingere in rete con la fronte. La posizione di partenza del quattro volte Pallone d’Oro resta comunque da rivedere, così come al minuto 21, quando il numero 10 firma il micidiale uno-due.
Squillo. Sembrerebbe il colpo del k.o. ma i blucerchiati non hanno intenzione di abdicare. Linetty riconquista palla sulla trequarti avversaria, Quagliarella pesca Muriel tra le linee e il colombiano timbra puntuale il gol del 2-1. Uno squillo d’orgoglio che ci fa tornare a sperare. In uno scontro con Messi, Torreira si fa male ad un polpaccio; ma i cambi li fanno i blaugrana: Masip e Mascherano aprono già al 32′ la prevista girandola. Al 34′ Messi pennella su punizione il 3-1. Il piccolo uruguayano alza subito dopo bandiera bianca, in cabina di pilotaggio va Palombo. E il primo tempo va agli archivi.
Bravi. Il secondo ha inizio con quattro novità nelle nostre fila: Skriniar, Barreto, Alvarez e Budimir rilevano Castán, Eramo, Schick e Muriel. Il Barça rimescola le carte al 16′ con altre cinque sostituzioni e centra la traversa con Turan. L’altro Suárez – Denis – appena entrato fa il bis di legni mentre Giampaolo opera altri avvicendamenti: escono De Silvestri, Linetty e Quagliarella; entrano Pereira, Cigarini e Djuricic. Dopo la mezzora c’è spazio anche per Puggioni. E pure per il bellissimo 3-2 di Budimir, il cui stop di petto e destro al volo fa spellare le mani degli oltre 70.000 presenti. Prima del triplice fischio fa capolino in campo pure Ivan (fuori Palombo), giusto in tempo per vedere Puggioni volare e mettere oltre la traversa una punizione-bolide dell’uruguayano Suárez. Poi sono solo applausi sia per l’una sia per l’altra parte. Bene così Sampdoria, da domenica però si inizia a fare sul serio.
Barcelona 3
Sampdoria 2
Reti: p.t. 16′ L. Suárez, 21′ Messi, 23′ Muriel, 34′ Messi; s.t. 33′ Budimir.
Barcelona (4-3-3): Bravo (32′ p.t. Masip, 16′ s.t. Ter Stegen); S. Roberto (1′ s.t. A. Vidal), Piqué (16′ s.t. Umtiti), Mathieu (32′ p.t. Mascherano), Digne (16′ s.t. Camara); Rakitic (16′ s.t. D. Suárez), Busquets (31′ s.t. Samper), Iniesta (16′ s.t. A. Gomes); Messi (31′ s.t. Munir), L. Suárez, Turan.
A disposizione: Douglas, Jordi Alba.
Allenatore: Luis Enrique.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano (32′ s.t. Puggioni); De Silvestri (26′ s.t. Pereira), Silvestre, Castán (1′ s.t. Skriniar), Regini; Eramo (1′ s.t. Barreto), Torreira (35′ p.t. Palombo, 37′ s.t. Ivan), Linetty (26′ s.t. Cigarini); Schick (1′ s.t. Alvarez); Muriel (1′ s.t. Budimir), Quagliarella (26′ s.t. Djuricic).
A disposizione: Tozzo, Campaña.
Allenatore: Marco Giampaolo.
Arbitro: Alvarez Izquierdo (ESP).
Assistenti: Barranco (ESP) e Méndez (ESP).
Quarto ufficiale: Calderiña (ESP).
Note: ammonito al 2′ s.t. Regini per gioco scorretto; recupero 2′ p.t. e 4′ s.t.; terreno di gioco in perfette condizioni.