Grande Sampdoria: Lazio stesa da Quagliarella, Augello e Damsgaard
Una gran bella Sampdoria. Poco da aggiungere per descrivere una prestazione praticamente perfetta che consente ai blucerchiati di schiantare la Lazio 1.635 giorni dopo l’ultima volta. Era infatti dal 26 aprile 2016 che non avevamo ragione dei biancocelesti e l’astinenza si è trasformata in una tripla goduria da tre punti, figlia del coraggio e della determinazione.
Storia. Ranieri si affida alla vecchia guardia: dei nuovi acquisti il solo Candreva figura nell’undici titolare, Silva e Balde siedono in panchina. Il Doria parte con il piglio giusto, poi la sfida prende una piega tattica e le occasioni latitano, da una parte e dall’altra. Il primo vero tiro in porta arriva al 32′ ed è quello del vantaggio. Quagliarella – premiato prima del match per le 200 presenze – incorna su cross mancino di Augello e scrive un’altra pagina di storia. Il capitano fa 89 gol in blucerchiato, avvicinandosi a Bassetto e al gradino di quarto miglior marcatore di sempre. E non è finita. Al 40′ un altro traversone di Augello mette in apprensione Strakosha che si rifugia in corner. È il preludio al raddoppio perché lo stesso numero 3 si ritrova la palla al limite, non ci pensa su e con l’esterno sinistro trova il pertugio giusto per segnare il primo gol in Serie A e dedicarlo al papà scomparso.
In tasca. Le squadre vengono rimescolate nella seconda frazione ma il canovaccio resta lo stesso della prima. Verre e Silva rimpiazzano Ramírez ed Ekdal prima del quarto d’ora. Al 25′ la Lazio si ridesta e si fa vedere in avanti con l’ex Correa ma il suo destro da posizione defilata sibila a fil di palo. Milinkovic tre minuti più tardi non inquadra la porta. La inquadra invece Damsgaard, subentrato a Jankto da sette giri d’orologio e autore di un’autentica perla su assist di Verre. Un’altra prima volta, 3-0 alla mezzora e partita in tasca con pieno merito. Ranieri concede quindi una standing ovation a Candreva e Quagliarella e inserisce Léris e Keita. E quest’ultimo va subito vicino al gol: Strakosha lo stoppa in tuffo al 37′ dopo aver evitato la doppietta di Damsgaard. Peccato ma va benissimo così.
Sampdoria 3
Lazio 0
Reti: p.t. 32′ Quagliarella, 41′ Augello; s.t. 30′ Damsgaard.
Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski, Tonelli, Colley, Augello; Candreva (34′ s.t. Léris), Thorsby, Ekdal (13′ s.t. Silva), Jankto (23′ s.t. Damsgaard); Ramírez (13′ s.t. Verre), Quagliarella (34′ s.t. Balde).
A disposizione: Ravaglia, Letica, Colley, Askildsen, Regini, La Gumina, Ferrari.
Allenatore: Ranieri.
Lazio (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Hoedt (14′ s.t. Vavro); Parolo (1′ s.t. Marusic), Milinkovic, Leiva (31′ s.t. Cataldi), L. Alberto, D. Anderson (1′ s.t. Fares); Caicedo (15′ s.t. Muriqi), Correa.
A disposizione: Reina, Alia, Armini, Szymon, Moro, Novella, Akpa-Akpro.
Allenatore: S. Inzaghi.
Arbitro: Orsato di Schio.
Assistenti: Meli di Parma e Bresmes di Bergamo.
Quarto ufficiale: Giua di Olbia.
VAR: Massa di Imperia.
AVAR: Alassio di Imperia.
Note: ammoniti al 12′ p.t. Parolo, al 44′ p.t. Caicedo, al 19′ s.t. Thorsby per gioco scorretto, al 43′ p.t. Ramírez per proteste; recupero 0′ p.t. e 3′ s.t.; spettatori 923; terreno di gioco in buone condizioni.